Martedì – Aua

Serena Mastroserio Album, Recensioni Lascia un commento

Delicato e minimale quest’album di Aua, pseudonimo della cantautrice Annalaura Avanzi. Pop- folk per dieci pezzi ben realizzati e sostenuti da una voce particolare e cristallina.
La title-track è una dolcissima trasposizione in musica di sentimenti fragili messi a nudo in questo frammento sonoro, intriso di grazia onirica e struggimento. Canta ragazzina è una suggestiva ed efficace cover del pezzo presentato da Bobby Solo e Connie Francis al Sanremo del 1975 e riproposto poi successivamente da Mina. A seguire Bugiardo e Odiami e Baciami di malinconica allegria che trattano l’amore nelle sue più autentiche sfumature e che precedono l’intensa Sfere dove in un’atmosfera intima, tessuta dalle note profonde del pianoforte, la voce di Aua dà prova di tutte le sue potenzialità. Un vero incanto questo brano, tra più riusciti di Martedì, buio e luminoso insieme è espressione di un dolore trattenuto prima per essere disciolto, poi, in musica attraverso la voce vibrante di passione ed eleganza di Aua.
“Non riconoscersi è quasi normale/ma la paura è confondersi”. Un Qualunque espediente, dal gusto vagamente retrò alla Nada di Amore Disperato, segna una ripresa di sonorità più vivaci, ma ugualmente gradevoli. Il ballo dei tigli porta una ventata di sensuale e scanzonata allegria venata da una sotterranea malinconia leggera e delicata, come un po’ in tutto questo lavoro. Cantato recitato per Reincontrarti. Motivo speciale regala una coda sonora sognante a conclusione di questa buona prova di Aua.