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s/t – Noam

C’è ancora quella musica che non fa troppo rumore, che non finge inchini per farsi ascoltare, che non infila parole di circostanza per ostentare impalcature di sensi nascosti. C’è ancora quella musica che nasce dalla mani, dalle bocche, dai cuori, nel modo più naturale e onesto che si possa immaginare. Come un flusso inevitabile, come una verità, come un respiro. E non ti chiede nulla. Anzi, ti lascia una scelta: se vuoi, prendimi.
Mi sto riferendo alle sette canzoni dei Noam. Al loro omonimo ep, la nuova uscita di 24, la collana digitale mensile della 42 Records. Questo piccolo carillon di bellezza sarà in free download fino al 24 marzo.
Un lavoro ricco di suoni scelti tra la prassi e l’incovenzionale, di testi puliti che non giocano agli orpelli, di due voci in equilibrio notturno sulla bilancia della malinconia. Un’alchimia delicata tra un pop colto e sincero e l’attitudine folk che si guarda dentro senza scordare l’intorno.
La matrice è tutta torinese: Chomsky più un pezzo dei Perturbazione, ovvero Luca Morena e Enrico Manera (ex Lalli e Bandamanera) incontrano Tommaso Cerasuolo. Sembrano aprire una piccolissima porta del loro mondo fatto di vita che scorre tra mura domestiche, amori, ricordi, saluti, disagi. Una dichiarazione di intimità che conquista. Minima (colpa) è un brano sul senso di oppressione che non lascia margini di fuga, perfetto nella sua delicata semplicità, nella sua armonia delle parti: una prova eccellente. Ninetta e Le opinioni infilano un bel colpo per gli amanti dei riferimenti di un certo calibro tessuti con la classe della leggerezza; una poesia di Ferlinghetti risistemata in musica e il clown di Böll così vicino a ciascuno di noi (chiamando in causa i buoni propositi di Zeno e la linea sottile tra romanzi e vita) per due canzoni splendide. Stazioni sfoglia il libro dei conti aperti. Berlino mette insieme i pezzi della città che vorremmo. Il massacro di San Bartolomeo associa la perdita dell’innocenza ad una strage. Solo andata è un elogio della memoria: siamo il nostro passato, il nostro vissuto. Mi piace pensare che questo tipo d’andare richiami quegli stessi umori di Erri De Luca.
Un lavoro di cui ci si può davvero innamorare al primo ascolto, come raramente accade. Una deliziosa lezione di musica.

Credits

Label: 42 Records – 2011

Line-up: Enrico Manera (voci, batteria, percussioni, chitarre elettriche e acustiche, glocken, mandolino, banjo) – Luca Morena (chitarre elettriche e acustiche, piano, mahalo, loop e orchestrazione) – Tomi Cerasuolo (voci, basso); scritto e suonato da: Noam; registrazioni fatte in casa con garageband da Luca Morena; registrazioni batterie e voci, post-produzione e mixaggio di Cristiano Lo Mele al Garage Ermetico (Leumann – TO), dicembre 2008 – dicembre 2009; mastering di Christian Alati, gennaio 2011; artwork di Tomi Cerasuolo

Tracklist:

  1. Minima (colpa)
  2. Stazioni
  3. Ninetta
  4. Berlino
  5. Le opinioni
  6. Il massacro di San Bartolomeo
  7. Solo andata

Links:Sito Ufficiale,Bandcamp/Free Download

Minima (colpa) – Preview

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Un solo commento

  1. Condivido pienamente… questo disco è un piccolo gioiello è direi che lo hai descritto alla perfezione. Complimenti !

    Federico

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