In dieci anni si possono contare quattro dischi pubblicati dal cantautore Ruben (Pierfrancesco Capolella) e questo Il rogo della vespa è un disco fresco come una delicata pioggia primaverile, con il suo rock cantautorale che talvolta sfiora il classic rock americano e talvolta la più nostrana tradizione. Certo è che Ruben non vuole imporsi come un innovatore, e volendo io sottolineare la non necessarietà di questa qualità per poter essere definiti degli ammirevoli artisti, rimane il fatto che il disco di cui stiamo parlando non riesce comunque a pizzicare la curiosità.
L’attenzione nell’ascolto è altalenante, ma per alti e bassi nella proposizione di stimoli da parte dell’autore. La leggera title track si muove bene nel territorio piuttosto vasto della canzone scandita da rime, in Infezione Ruben alza il tiro e si scatena con evidenti e piacevoli echi del sound rock anni ’70 (con tanto di organo hammond e taglienti assoli di chitarra), ma poi i sussulti non sono molti. Soffice e deliziosa nel ritornello, Schiuma svela la carta del pop ma continua a scivolare sulla pelle, mentre Dare e avere percorre le strade consumate del folk. Letto è una lenta ballata che anticipa la più irruenta Giù che cede il veloce passo alla quasi teatrale Pornomane n°2. Babe si muove sui binari del rock-amore-sensualità in contrasto con l’introspettiva e rarefatta Le cose si mettono male. Quest’ultimo brano vuole dare forma alla disperazione con gli strumenti sfiorati e sommessi così come in Scirocco si ricorre a suoni digitali ed alla voce recitante di Laura Facci. Sorpresa del disco è la bella Controluce, nel suo crescendo di voci e strumenti; accompagnato da Veronica Marchi, Ruben riesce ad essere incisivo. A concludere l’album ci pensa la divertente e veloce Uno del giro che riporta indietro agli anni ’50 del primo rock venato di charleston, cori e battiti di mani.
Ci sono tante cose in questo disco difficile da inquadrare, che comunque si fa apprezzare per la manifesta passione nella musica. I temi trattati da Ruben nei testi sono attuali ed interessanti, ma manca quel pizzico di magia nel proporli che potrebbe consentirgli di distinguersi dalla massa.
Credits
Label: VREC – 2011
Line-up: Ruben (voce, chitarra elettrica, chitarra acustica) – Carmelo Leotta (basso, contrabbasso) – Carlo Poddighe (chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, seconda voce, pedal steel, mellotron, fender rhodes, glockenspiel, batteria, percussioni) – Pippo Guarnera (hammond C3, wurlitzer, synth) – Luca Tacconi (chitarra elettrica) – Carlo Cantini (violino) – Salvatore Maiore (violoncello) – Nadia Bonitazzo, Lidia Lorenzoni, Valentina MEneghelli (coro, hand claps). Ospiti speciali: Michele Gazich (violino) – Francesca “Petramante” Dragoni (voce) – Veronica Marchi (voce) – Laura Facci (voce) – John Mario (chitarra).
Tracklist:
- Il rogo della vespa
- Infezione
- Schiuma
- Dare e avere
- Letto
- Giù
- Pornomane n°2
- Babe
- Le cose si mettono male
- Scirocco
- Controluce
- Uno del giro
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