Dire che in Italia non si fa buona musica è dire che non si conosce la vera musica. Al di là del ristagno da classifica, c’è un movimento straordinario di menti, mani e altre infinite cose intorno alla musica. Quella fatta con la volontà di comunicare, con l’urgente necessità di essere, di esserci, sopra ogni altra cosa.
I Malaombra rappresentano la tradizione del rock più puro che copre tutti gli anni della sua storica esistenza, fino ad oggi, alla moderna capacità di infilarsi in una rete troppo fitta e finta di personalità, il farsi riconoscere per semplicità ed immediatezza. Già con l’album Nove del 2009 avevano lasciato un segno importante, ma questo Revolutioff supera anche le aspettative.
Un’ep autoprodotto, che era stato anticipato dal video Revolutioff di Giorgio Carella girato nell’Aprile del 2010, a Milano, in pellicola 16mm. Un video che appare subito giusta sintesi di ciò che i Malaombra sono: angoli di verità, più o meno luminosi, pulsanti, vivi, veri.
L’ep si apre appunto con Revolutioff, la forza della musica fatta con competenza e passione, una simbiosi imprescindibile, che dà maggiore forza al testo diretto e privo di ricami fintamente romantici. Il messaggio è questo, netto, ripulito dalla retorica. La voce di Led Colledan graffia come ha graffiato la vita raccontata qui, come graffia la consapevolezza che “Niente è per sempre”. Segue la bellissima Dieci passi avanti, con il suo movimento che diventa il nostro, una denuncia all’incastro della rassegnazione, alla mancanza di coraggio. L’ipocrita, una sintesi di tutte quelle persone che ognuno di noi ha incontrato, mostri di promesse non mantenute, incapaci di credere. Ma forse l’ipocrisia appartiene ad ognuno di noi. “Le tue parole spaccano il cuore. Le mie parole: solo parole.” Bellissimo messaggio. Fragile: per fortuna della debolezza non ci possiamo liberare. Per fortuna è la debolezza che ci rende umani, tollerabili, la cosa migliore che abbiamo. Qui la voce di Led dà il suo massimo. Trentadue lame bianche, fantastica ed incalzante canzone senza tempo, in ogni momento certamente originale e senza paragoni. Per finire Paranoide follia, registrata live in studio, e che conferma tutto quello che ho detto fin qui.
I Malaombra sono musicisti maturi, grandi per vocazione e capacità, fedeli a se stessi, senza schermi perché autentici. Eppure tagliano come coltelli, muovono l’aria come tempeste.
Credits
Label: Autoprodotto – 2011
Line-up: Giuseppe Led Colledan (voce, chitarra acustica) – Max Bonsi (chitarre e cori) – Alex Colognese (basso) – Roberto Cadoni – (batteria)
Tracklist:
- Revolutioff
- Dieci passi avanti
- L’ipocrita
- Fragile
- Trentadue lame bianche
- Paranoide follia (live in studio)