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Salvati – Eco98

Certi dischi sono difficilissimi da inquadrare, e Salvati degli Eco98 è uno di questi.
Gli Eco98 sono una band milanese che proprio dalla città raccoglie le varie influenze musicali e le tendenze del momento. Negli anni ’90 c’era il rock pesante dei Karma, tutto il mondo grunge dei Ritmo Tribale, poi sono venuti gli Afterhours ed i loro luoghi cupi e poetici; oltre ai delicati cantautori, in particolare nella mente dei più giovani, Milano è la città dei Ministri. Come questi ultimi insegnano, tra i riff di chitarra, le distorsioni ed i potenti giri di basso, la musica degli Eco98 si apre alla più esplicita ed immediata melodia.
Il primo brano, title-track, rispecchia chiaramente quanto detto, mantenendo però abbastanza salde le redini del rock: strofa altalenante con voce distorta che picchia forte; ritornello arioso ma deciso. La successiva Settimane mesi anni è il brano più frizzante e colorato di tutto il disco. Fresco, veloce, non banale, in una parola: divertente. Sulla medesima scia colorata si muoveranno poi i successivi Apri la porta e Non so se: sgargianti giocano con gli spigoli e le curve, con i contrasti ed un modo genuino di essere orecchiabili. Cerca serietà in un clima più cupo l’inizio di Strato Urbano, ma la sterzata pop è vicinissima: il ritornello è di quelli perfetti che si fissano in mente in modo immediato apparendo però un po’ sforzato. Per E’ buono e A volte non so dove vado la band milanese estrae dal cilindro una inaspettata vena grunge in due pezzi che musicalmente funzionano, a differenza del troppo elaborato Più di che, incapace di spiccare il volo. Nel suono e nel testo Mantra cerca una maturità incerta che non appare naturale e Nanana suona come una dolce ballata che mette in risalto le doti canore di CANTANTE alla voce, avanzando in un crescendo strumentale da “manuale della musica” (che non sempre è un bene). Funziona non aggiunge nulla di nuovo al quadro degli Eco98, andando a chiudere il disco non troppo brillantemente con Più o meno milanese.
Indubbiamente gli Eco98 incuriosiscono tantissimo: solo un secondo disco (o assistere ad una esibizione live) può chiarire quale sia la loro vera essenza. La mia impressione è che nei brani più sciolti, colorati e divertenti, ci sia la personalità di una band che potrebbe avere molto da dimostrare, guadagnandosi un pubblico affezionato e fidato, al sicuro dagli adolescenziali sbalzi d’umore.

Credits

Label: Frequenze/Discipline – 2011

Line-up: Fabio Galvagno (voci, chitarre) – Alessandro Denti (chitarre, sinth) – Marco Crippa (bassi) – Giuseppe Gagliardi (batterie)

Tracklist:

  1. Salvati
  2. Settimane Mesi Anni
  3. Strato Urbano
  4. Apri La Porta
  5. E’ Buono
  6. Più Di Che
  7. A Volte Non So Dove Vado
  8. Mantra
  9. Non So Se
  10. Nanana
  11. Funziona
  12. Più O Meno Milanese

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