Una veranda di legno impolverata, una sedia a dondolo che ondeggia e scricchiola mestamente nel fruscio incessante del vento che soffia caldo sulla terra arida, una foto ingiallita che resiste sul suolo, sul legno, finché un impeto della brezza non la porterà via. Questo scenario da Far West, da America antica e indimenticata, sarebbe perfetto per calarsi appieno tra le note dei The Lonesome Southern Comfort Company e percepire al meglio la loro musica e i loro racconti. Lo svizzero John Robbiani torna con il suo progetto e il nuovo album Charles The Bold e con 15 tracce che inevitabilmente fanno viaggiare quanto più lontano dalla sua fredda patria natia per condurci in lande desolate, brune e soleggiate, con una chitarra acustica che racconta di visi scavati, di pochi sorrisi, di nostalgia ma pur sempre di calore umano.
E’ impeccabile Charles The Bold, non potrebbe essere altrimenti avendo una traccia come Tom, Dad & Mom con il riff straziante che imprime la voce profonda per poi aprirsi ed esplodere con una batteria imponente ed un sound travolgente da essere catartico. Gli spiritual afro-americani rivivono in Death at Nancy, in questo pianto funebre che termina con un’impronta noise. Horrible Town ha una chitarra che a tratti sembra rubata a quella dei primi Radiohead e l’immancabile armonica a bocca che lentamente imprime quella mestizia che si percepisce nel titolo della track. Love song regala sensazioni più carezzevoli tra le note morbide del piano alternate a leggere e leste armonie di violino. Il crescendo strumentale di City on a lake racchiude in sè quella parte più psichedelica dell’album rendendo omaggio all’arte dei Velvet Underground; persino la breve Mazda poi tiene alto il livello compositivo incastonandosi tra i momenti più emozionanti del lavoro. La coda di Pikers and Vests sfocia nell’hard-rock più classico, lasciando però terminare il disco placidamente sulle note soffuse di Dime che cedono il primo piano alla voce grave e avvolgente di John.
Charles The Bold non è un semplice album folk, ma un lavoro da non perdere e non solo per gli amanti del genere. Da custodire gelosamente. Da tuffarsi dentro nei melanconici tramonti autunnali.
Credits
Label: On The Campers Records – 2010
Line-up: John (vocals, guitar and banjo) – Abraham(guitar) – Duke(drums) – Boris(viola&keyboards)
Tracklist:
- Bixby Creek Bridge
- Death At Nancy
- Train Song
- La Somme
- Tom, Dad & Mom
- Happy Birthday John
- Horrible Town
- Love Song
- Sappony Church Part.2
- 1929-2009
- Sonona County
- City On A Lake
- Mazda
- Pikers And Vests
- Dime
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