Il quinto album dei Ladytron, gruppo synthpop di Liverpool attivo già dalla fine degli anni novanta, era già stato anticipato nel Marzo 2011 dal singolo White Elephant. Il seguito della band, ormai consistente (tra i nomi noti Brian Molko dei Placebo ), conosce bene i suoni electro vintage e le atmosfere patinate delle canzoni di Myra Aroyo, Helen Marnie, Reuben Wu e Daniel Hunt e si aspetta da Gravity the Seducer quanto i suoi artefici hanno dichiarato al riguardo ovvero un album più etereo e melodico dei primi, il migliore da loro prodotto. Questo disco si ascolta con piacere anche se a tratti risulta ripetitivo e monotono. A trascinare l’ascoltatore sono soprattutto il ritmo incalzante della già citata White Elephant, di Ace of Hz scelta come colonna sonora del videogioco FIFA 11 e arrangiata nuovamente in Aces High (versione solo strumentale), di Melting Ice e dell’ipnotica Ambulances dove le sirene non suonano, ma si sentono e la corsa assume toni epici.Tornano le atmosfere cupe, segno distintivo della band, i suoni retro dei sintetizzatori d’epoca e le influenze dei grandi gruppi synthpop come i Depeche Mode. Se poi l’intento era quello di dar vita ad un disco più surreale, i Ladytron lo hanno raggiunto a pieno soprattutto grazie alle voci eteree di Myra Aroyo e di Helen Marnie.
Un passo in avanti dunque per il promettente gruppo di Liverpool, ma l’album della consacrazione deve ancora arrivare.
Credits
Label: Nettwerk Music Group / Self – 2011
Line-up: Daniel Hunt – Helen Marnie – Mira Aroyo – Reuben Wu
Tracklist:
- White Elephant
- Mirage
- White Gold
- Ace of Hz
- Ritual
- Moon Palace
- Altitude Blues
- Ambulances
- Melting Ice
- Transparent Days
- 90 Degrees
- Aces High
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