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Prosa – Veda

I Veda, termine che nell’antica lingua sanscrita indicava la conoscenza, sono una raccolta di testi sacri dell’Induismo. Così Prosa, ep d’esordio dei Veda, pare una raccolta di intuizioni già musicate e cantante da altri, nella fattispecie Marlene Kuntz e Afterhours, prendendo un po’ anche dai vecchi Peter Punk. Cinque brani in cui le influenze degli artisti citati sono talmente forti da rendere il lavoro una sorta di “già sentito altrove”. Poesia in prosa, Cosa vuoi da me, Sabato s-ballo, raccolgono a piene mani le atmosfere cupe e acide della tradizione indie nostrana senza togliere o aggiungere nulla a ciò che già è stato dato negli anni addietro. L’ambiziosa cover di Hotel Supramonte di De André in versione rock non convince.
Nel complesso l’extended play è ben suonato e ben arrangiato con buone chitarre che si alternano in arpeggi struggenti e sound molto tirati a dimostrazione delle buone qualità dei Veda, manca però personalità propria a questo lavoro. I tre milanesi dovrebbero cercare un’evoluzione sulla strada delle loro influenze.

Credits

Label: Autoprodotto – 2011

Line-up: Marco Carabett (voce e chitarra) – Alberto Amorus (tamburi e doppia china) – Alessio Galli (basso)

Tracklist:

  1. Poesia in prosa
  2. Sabato s-ballo
  3. Hotel Supramonte
  4. La canzonetta di Lella
  5. Cosa vuoi da me

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