No Surrender – Medicine Babies

Serena Mastroserio Album, Recensioni Lascia un commento

Eterogeneità è il primo aggettivo che viene in mente per Medicine Babies, secondo album dei No Surrender, band nata e cresciuta nei sobborghi newyorkesi.
Young World apre all’insegna di sonorità tese al confine tra gli ’80 e i ’90, synth-pop, elettronica tinti di dance per un primo pezzo molto accattivante e ben riuscito.Segue Folling Into You , che vede l’italiana Costanza Francavilla, produttrice dell’album, affiancare il cantato di Seraphim dando fascino mantrico a questo brano dominato come e più del primo da elettronica e synth sciolti in una temperie dance cupa ed ossessiva; un pezzo che ha grinta ed energia di una vera e propria hit, il migliore in assoluto. Con You’re a Star all’elettronica si affianca l’hip hop in un vortice coinvolgente ed ancora d’impatto.Give It Up stride, invece, fortemente con i primi tre brani e segna una prima battuta d’arresto, in equilibrio tra rap e hip hop non riesce a convincere affatto. Godda Get It si mantiene pressappoco sulla stessa lunghezza d’onda con un hip hop elettronico scandito da un rappato scuro e angosciante, ma con risultati qualitativi leggermente più elevati, trascinate e coinvolgente, comunque, per gli amanti del genere.
La musica dei No Surrender sa sorprendere con commistioni stilistiche difficilmente etichettabili, la cui ricchezza ed eterogeneità vengono così a costituire, al medesimo tempo, il punto di forza ed insieme di fragilità. La minimalistica Silver Hill segna un’ulteriore evoluzione armonica, con un’elettronica non più al servizio di sonorità spiccatamente dance, ma volta a tessere un mantra buio e torbido in cui i toni ipnotici di Seraphin e Gnomad, in magistrale accordo con il cupo ed iterato suono dei synth, sono gli indiscussi protagonisti. Indie rock, electro, ed ecco spuntare un’anima soul per la più pacata Heart che in un inciso riecheggia (forse in omaggio) i Planet Funk di Who Said.
Un disco particolare, che pure con qualche scivolone qua e là, è di indubbio valore e lascia intravedere ulteriori e buone prospettive future per la band.