Salgari privato – Totò zingaro

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Continua la trilogia dei “Perduti imperdibili” dell’ensemble torinese Totò Zingaro dopo il primo capitolo Il fazzoletto di Rober Johnson. Questa volta il perduto è lo scrittore veronese Emilio Salgari che si tolse la vita sulle colline torinesi giusto cento anni fa. Salgari privato è un’odissea musicale perfetta per descrivere i mondi esotici ed immaginari dei romanzi di Salgari ma anche tappe e figure della sua vita un po’ maledetta e rock ante litteram. Il padre della fantascienza italiana fu spolpato dagli editori che si arricchirono alle sue spalle non aiutandolo minimamente nella sua situazione familiare drammatica (la moglie Ida era ricoverata in manicomio). Le sempre puntuali ed eleganti liriche dello scrittore torinese Luca Ragagnin sono musicate in maniera variegata ed eclettica da questa super formazione torinese che vede nelle fila oltre a Luigi Bonizio, Stefano Danusso, Valter Piatesi, Cristiano Lo Mele, presenti nel precedente disco, anche un altro Perturbazione: Alex Baracco. Salgari privato è un caleidoscopio di atmosfere dove confluiscono le mille attitudini del progetto Totò Zingaro. Domina un approccio pop cantautorale classico come quello di Adriano Celentano e Eduardo Bennato che si infrange in schegge improvvise di punk rock, reggae e rag-time. Il secondo lavoro dei Totò Zingaro regala momenti unici come in Ida Aida, dove emerge il violoncello di Elena Diana dei Perturbazione, ed in Il rasoio orientale, dove c’è la leggendaria voce narrante di Emidio Clementi dei Massimo Volume.
Salgari privato è un disco-romanzo che ti sorprende ad ogni pagina di ascolto. Che ben vengano concept-album di questo spessore culturale.