L’album di debutto dei Silver Rocket, in uscita il 6 dicembre prossimo, non sarà certamente ricordato per la sua innovativa creatività, al contrario semmai, come dichiara la stessa band ferrarese, si cerca a modo proprio di “rispolverare” qualcosa di già noto. Senza pretese di inventare niente, ma semplicemente avvicinando il più possibile al nostro tempo il nostro passato, le nostre radici, con sorprendente versatilità. E’ certamente la grande capacità e dimostrazione di versatilità che rende Old fashioned una divertente carrellata avventurosa alla ricerca di un garage dallo stile vintage, dove il divertimento è garantito e la musica non ha etichetta ed è forse proprio da qui, in nome di questa libertà, che si scopre di voler fare un disco curato, fresco quasi totalmente rievocativo. Rievocazioni e memorie comuni e non comuni squisitamente e accuratamente selezionate per accompagnare la nostra mente a quella che è stata, per ognuno di noi, la musica che ha fatto la storia. Sin da The worst is yet to come non è difficile ritrovare Bohemiam like you dei Dandy Warhols. Proseguendo con l’ascolto si possono incontrare echi vellutati e metropolitani tra i Velvet Underground e David Bowie, suoni e stili che certamente la formazione pur provenendo da universi musicali non omogenei tra loro conosce molto bene; di cui “riporta” la ruvidezza e l’alienazione, con un suono elettrico, pieno e distorto perdendo però la forza del significato (Walk out the door e Failure and disaster). Come decimo brano il gruppo sceglie di inserire una personale versione di That’s life di Frank Sinatra: molto distante dall’originale, in una versione rock punk, che però perde in intensità testuale senza aggiungere nulla.
Questo debutto dei Silver Rocket risulta interessante per lo sforzo di ricercare nella memoria musicale offrendo spunti e rievocazioni d’alta qualità, mancando però di incisività soprattutto per quell’ascoltatore che in musica ricerca un’evoluzione.
Credits
Label: Mexican Standoff Records/ AF-Music – 2011
Line-up: Bruno C. (voce e basso) – Ummer Freguia (chitarra) – Nicola Zivago (batteria)
Tracklist:
- The worst is yet to come
- The Getaway
- Saturate
- Indifferent
- Walk out that door
- Failure and disaster
- Static
- Bunny ears
- Untitled
- That’s life (cover)
- The target
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