Divertente e sarcastico: con queste caratteristiche si propone agli ascoltatori l’esordio dei bolognesi Hotel Chevalier.
Musicalmente ci troviamo in un paesaggio bizzarro, particolarmente colorato e dall’arredamento vintage. Dico “vintage” ma quella degli Hotel Chevalier non è semplice nostalgia e riproposizione fedele di sonorità di qualche decennio fa, bensì una reinterpretazione moderna e fortemente viziata dall’elettronica e dell’attualità in cui viviamo.
Con queste premesse prende corpo il gioco semiserio degli Hotel Chevalier. Il primo brano, Renato Barilli, sbeffeggia la figura del critico, troppo spesso mitizzata ed “auto-allestita” dallo stesso soggetto. Segue un brano geniale: Trota è un’incredibile nuovo punto di vista dal quale guardare con occhio fiabesco ed irriverente la criticata figura del “Trota” (semi-erede dell’apparato politico leghista), la morale è che anche il Trota può amare (“celtico amor”, ovviamente). La critica allo snobismo del mondo alternativo (e forse anche la critica alla critica) è protagonista del terzo brano del disco, anticipando Dolori intestinali che vede la partecipazione di un’altra emergente e promettente band bolognese, Lo Stato Sociale. A chiudere l’ep, Mio fratello non ce la fa più: su note vagamente orientaleggianti si canta di sogni di libertà, di chi li raggiunge e di chi “partirei insieme a te ma qui c’è sempre qualcosa che mi trattiene”.
Per gli Hotel Chevalier si tratta di un esordio ben riuscito, con tutti i limiti che un ep e la gioventù possono comportare. La prova sul più ampio campo di un album sarà un passo importante e difficile per la band ma, se sapranno prendersi sul serio, per loro la strada inizierà in discesa.
Credits
Label: Autoprodotto – 2011
Line-up: Nino (chitarra acustica e voce) – Alex (chitarra elettrica) – Mat (tastiere e synth) – Franz (basso e programmazione)
Tracklist:
- Renato Barilli
- Trota
- Sono alternativo
- Dolori intestinali (con Lo Stato Sociale)
- Mio fratello non ce la fa più