Home / Recensioni / Album / White death black heart – Peter Kernel

White death black heart – Peter Kernel

Chitarre sghembe. Voci alcoliche. Ritmi acidi e ipnotici. Cerchi concentrici di ossessionato e vero indie-rock. Gli svizzeri Peter Kernel continuano ad essere fedeli alla loro linea artistica iniziata nel primo lavoro How To Perform A Funeral, quella dettata da un approccio tendenzialmente post-punk con pungenti influssi di no-wave.  Questa band svizzera ha attitudine da vendere nei suoi due artefici principali:  Barbara Lehnoff e Aris. Sono due personalità esplosive (artisticamente parlando) come in passato LostHighways ha approfondito: la vis di Aris è nella sua etichetta On the camper records (Terza migliore indie-label in Svizzera), mentre  quella di Barbara è espressa attraverso la sua passione per il Super8.  A livello musicale non è azzardato paragonarli a Kim Gordon e Thurston Moore dei Sonic Youth. We’re Not Gonna Be The Same Again,  Anthem Of Hearts, Panico! This Is Love e Make, Love, Choose, Take hanno lo stesso smalto di brani celebri proprio dei Sonic Youth. Questi pezzi non  sembrano mai copie sbiadite ma evoluzioni di quell’approccio sperimentale al rock che aveva la band statunitense.  In Tide’s High Barbara Lehnoff sembra anche essere posseduta dall’anima della poetessa Lydia Lunch. Siamo davanti ad un disco di rock invasato, dove il manierismo melodico è bandito in nome del puro istinto creativo. Se vi ritenete dei veri amanti dell’indie-rock, vi dovete assolutamente far incantare dagli occhi diabolici del gatto nero che è questo album. Una magica conferma.

Credits

Label: On the camper records – 2011

Line-up: Aris (guitar) – Barbara (bass) – Däwis (Drums).

Tracklist:

    1. Anthem of Hearts
    2. I’ll die rich at your funeral
    3. Hello my friend
    4. Make, Love, Choose, Take
    5. Tide’s high
    6. Captain’s drunk
    7. The Peaceful
    8. We’re not gonna be the same again
    9. Panico ! This is love
    10. Want you dirty, want you sweet
    11. Organizing Optimizing Time
    12. There’s nothing left to laugh about

Links: Sito Ufficiale, facebook

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply