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Tutto ciò che si poteva cantare – Giovanni Peli

L’ultimo lavoro di Giovanni Peli, Tutto ciò che si poteva cantare, uscito in questo 2012 per l’etichetta Kandinsky Records, consta di dieci canzoni riconducibili a generi diversi. Dal progressive rock del brano di apertura Tu Amore Perduto (Banco del Mutuo Soccorso, PFM) ai ritmi blues di Qualche Volta Nei Tuoi Occhi (qui chitarra ed armonica a bocca si esprimono con una sensualità che rende il brano il migliore dell’album); dal grunge di Tutto Quello Che Fai alle sonorità folk de Il Nome Che Vuoi (Nomadi) o alla jazzata Mani Di Foglia, questo disco conosce la sua parte migliore nella musica. Fa leva su riff orecchiabili e risulta nel complesso abbastanza originale. Buoni anche gli arrangiamenti (Silvio Uboldi e Giovanni Peli) e la produzione artistica (Silvio Uboldi), ma sono i testi, in cui si avvertono pallidi riflessi delle composizioni di Samuele Bersani, a non funzionare: parlano d’amore, ma in maniera non  pregnante, utilizzano la rima che a volte pare piuttosto forzata.

Credits

Label: Kandinsky Records – 2012

Line-up: Giovanni Peli (chitarre e voce) – Silvio Uboldi (tastiere) – Beppe Mondini (batteria) – Giorgio Marcelli (basso) – Ettore Ferronato (tromba) – Angela Kinczly (cori) – Michele Maulucci (contrabbasso)

Tracklist:

  1. Tu Amore Perduto
  2. Qualche Volta Nei Tuoi Occhi
  3. Tutto Quello Che Fai
  4. Il Nome Che Vuoi
  5. Mani Di Foglia
  6. Viene La Notte
  7. Le Maschere
  8. Corallo
  9. Incrocio
  10. La Piccola Ombra

Links:Facebook,Sito Ufficiale

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