Vortice di foglie cadenti. Immersione in acque di memoria. Stanze acustiche avvolte da manti di suggestioni psichedeliche. Ritorna il bardo siciliano Gioele Valenti aka Herself. Il suo modo oscuro e nostalgico di interpretare il folk non smette mai di sorprendere. Ogni brano, su tutti Here We Are o Funny Creatures, brilla di riflessi in chiaroscuro come farebbero i raggi di sole mentre attraversano i rami di una foresta all’alba. Gli inserti di violoncello (come in Tempus Fugit) esaltano le sfumature esistenziali del songwriting di Herself. Il concetto di suonare low-fi è un esigenza vitale perché è l’unico approccio capace di codificare l’anima sospesa di Herself. In questo quarto disco Herself raggiunge il massimo della sua maturità artistica ponendosi in una posizione intermedia ed originale tra fenomeni come Bon Iver, Gravenhurst e i primi Turin Brakes. Molto spesso abbiamo in casa dei talenti che non vogliamo vedere. Dischi come questo non fanno mai passare la voglia di tenere alta l’attenzione.
Credits
Label: Deambula Records – 2012
Line-up: Gioele Valenti aka Herself
Tracklist:
- Strangler Who’s Me
- Here We Are
- Funny Creatures
- Tempus Fugit
- Violence Is For Leaders
- Outside The Church
- The River
- Tempus Fugit #2
- Passed Away
- Luna Park
- Sugar Free Punk Rock
- Something In This House
- How You Killed Me
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