Per chi volesse immergersi nel mistero di suoni originari e tribali, sia pur non appassionato di musica ambient noise/drone, il terzo disco del sestetto francese Picore dispiega tredici pezzi sperimentali che prendono spunto dalla storia antica, per la precisione dal bellicoso popolo degli Assiri (tra il IX e il VII a.C. regnò in maniera dispotica sulla Mesopotamia, l’Egitto e parte dell’Anatolia). Bisogno di distruggere la finzione contemporanea per ribadire che la storia purtroppo procede attraverso la prepotente affermazione di istinti brutali di dominio? I Picore riescono a ricondurre l’ascoltatore al deserto primordiale dell’uomo con chitarre che sembrano dilatarsi nel tempo, percussioni ancestrali, voce (Timoteo) e harmonium (Fayolle) a scandire un’epopea. Allo stesso modo della storia, il disco pare non concludersi, bensì allungarsi lungo la linea infinita del tempo, caratteristica che non va considerata come un difetto, ma un merito.
Credits
Label: Jarring Effects – 2012
Line-up: Timoteo (voce, chitarre e basso) – Fayolle (corni, harmonium) – Malbete (percussioni, programming) – Jourdil (clarinetto) – Rabany (noisebox e waterphone) – Juge (batteria)
Tracklist:
- Eau
- Ziggurat
- Meure Menace
- Aubade
- Fiasco
- Sable
- Equus
- Ellipsis
- Sardanapal I
- Gilgamesh
- Nynias
- Sardanapal III
- Vertigo
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