Esistono dischi che hanno il preciso obiettivo di condurre l’ascoltatore al cuore della vita. Ti trovi d’improvviso tra correnti ascensionali che ti proiettano tra luce ed ombra, tra amore e paura, tra il mistero della nascita e della morte. Tutte quelle nuvole che scorrono all’orizzonte sono la metafora sereno-variabile della vita… sono dei Weather Systems. Ritornano gli Anathema a due anni di distanza da quella rinascita artistica che è stata We’re Here Because We’re Here. Consolidano quella veste melodica che ha dipinto il loro post-progressive di sfumature pop irresistibili. Nell’occhio di cicloni emozionali come le due parti della suite Untouchable. Scalare cime di gioia (The gathering of the clouds) per scivolare in laghi di luce interiore (Lightning song). Quali spettacoio della natura, se non tempeste, tornadi, tramonti ed albe, possono meglio rappresentare l’incedere del viaggio unico della vita? Gli Anathema sono riusciti a dare una forma musicale a tutto questo. Il genio compositivo di Daniel Cavenagh, gli archi della London Session Orchestra ed i dialoghi vocali di Vincent Cavenagh e di Lee Douglas sono gli intarsi preziosi che portano senza dubbio ad affermare che Weather Systems sia il massimo culmine artistico della band di Liverpool. Assolutamente tra le migliori uscite prog di quest’anno.
Credits
Label: Kscope records – 2012
Line-up: Daniel Cavanagh (chitarra) – Vincent Cavanagh (voce e chitarra) – Jamie Cavanagh (basso) – Les Smith (tastiere) – John Douglas (batteria) – Lee Douglas (voce).
Tracklist:
- 01. Untouchable, Part 1
02. Untouchable, Part 2
03. The Gathering Of The Clouds
04. Lightning Song
05. Sunlight
06. The Storm Before The Calm
07. The Beginning And The End
08. The Lost Child
09. Internal Landscapes
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