Miscela esplosiva di post-punk e darkwave. Questi ragazzi di Modena hanno le idee chiare: immergere melodie pop in strutture dal forte sapore punk. La voce di Giorgia è acida e sensuale al punto giusto, così da far venir in mente Patti Smith e la Siouxsie Sioux. The graduate ha lo stesso piglio di pezzi partoriti da gruppi che oggi stanno nascendo in terra di Albione, come le 2:54, ma anche l’incisività ritmica di certi Placebo. Ossessive, lisergiche e penetranti sono The Importance of being hero e The Game of Catching Sand. Fire at the Ballroom è il brano che vuole troppo strizzare l’occhio al mainstream e ci riesce comunque senza sbavature. Here Comes the Villain sembra uscita direttamente dalla prima metà degli anni ottanta ed è proprio in questa canzone che la grande personalità della band emerge netta. Un progetto con le carte in regola per convincere qualche etichetta londinese dagli orizzonti. Gli auguro di non limitarsi a marcire nel cerchio di provincia come spesso accade a molte band nostrane in lingua inglese.
Credits
Label: FOREARS – 2012
Line-up: Giorgia Biolchini (vocalist/keyboard) – Davide Tebaldi (lead guitar) – Luca Bagatti (bass) – Riccardo Cocetti (drum).
Tracklist:
- 1. Here comes the villain
2. Fire at the ballroom
3. The game of catching sand
4. The importance of being the hero
5. The graduate
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