Alessandro Fiori, storica voce dei Mariposa, segue la carriera solista che lo ha portato a lasciare la band. Dopo l’apprezzato Attento a me stesso (2010), il cantante toscano anticipa il prossimo album con un ep di cinque brani.
Questo dolce museo è un disco complesso e difficile da comprendere. In parte (non molto) si segue il percorso intrapreso con il primo album, ma allo stesso tempo si prova (poco) a proporre qualcosa di differente.
Il vento e L’airone suonano giocosi e sognanti, ma in entrambi il canto risulta eccessivamente lineare senza alcun picco. La vigna affascina con la sua melodia curata e delicata che riporta indietro nel tempo. Alcuni passaggi, piacevolissimi all’orecchio ed al cuore, si alternano con altri che sembrano alla ricerca di una dissonanza forzata, come per caratterizzare una diversità da ostentare. Io amo Gesù descrive in modo ironico e nostalgico i ricordi candidi e bambineschi del presepe, senza però trovare (in più di quattro minuti) una reale collocazione né tantomeno un obiettivo. Diversamente, E quando tutte le stelle incuriosisce grazie al morbido tappeto sonoro sul quale la voce di Fiori riesce ad essere efficace senza cercare a tutti i costi l’originalità: peccato che il brano duri meno di un minuto, lasciando l’ascoltatore a bocca asciutta.
Resta un grande punto interrogativo e l’impossibilità di dare un giudizio su una manciata di brani così confezionati. Per chi ha apprezzato il precedente Attento a me stesso la curiosità per il prossimo disco rimane alta. Forse per chi si avvicina ora alla musica di Alessandro Fiori Questo dolce museo non è uno dei più convincenti biglietti da visita.
Credits
Label: UrtoVox – 2012
Line-up: Alessandro Fiori (voce, violino, tastiere, glockenspiel, chitarra acustica, synth, sampler) – Alessandro “Asso” Stefana (chitarre, basso) – Emanuele Maniscalco (batteria) – Enzo Cimino (iPhone programming)
Tracklist:
- Il vento
- L’airone
- La vigna
- Io amo Gesù
- E quando tutte le stelle
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Sito ufficiale