Ritornano al rock. Quasi dimenticano i vicoli elettronici in cui li aveva trascinati il leader Kele Okereke, poi corso solista con l’album The Boxer. Four è il giusto titolo non perchè sia il quarto disco dei Bloc Party ma perchè è frutto di quattro ragazzi londinesi, ognuno con le sue idee che, stratificate e miscelate, portano al suono indie-rock più convincente degli ultimi anni. E’ un disco che non manca di elementi di sorpresa ritmica, impeti e assalti, calma e tempeste sullo sfondo di liriche esistenziali avvolte su dubbi di vite solitarie e piene soltanto nel weekend. Il flusso impredicibile di Four può condurre in una zona pseudo-country come Real Talk, poi trascinarti in un epico rock come 3×3, affogarti in un mare di alternative rock come in Kettling, scuoterti con impeti quasi di stampo stoner come in We are not good people, immergerti in atmosfere pop irresistibili che vanno da quelle alla Police come in Day Four sino a quelle alla Cocteau Twins come nell’incantevole The Healing. Sulla base iniziale di un post-punk revival riescono ad intersecare linee blues che deflagrano in abrasive onde trash-metal, giungendo ad una incredibile Coliseum, punto di incrocio stilistico di tutto il disco. In verità i Bloc Party non dimenticano neanche l’anima new wave originaria di Silent Alarm come in V.A.L.I.S., Truth e la bonus track Mean. I Bloc Party sono tra le poche band indie-rock che, emerse dagli anni zero sperimentando tra eletronica e rock, hanno cercato di portare avanti una propria idea di suono che affonda le radici nel passato per proiettarsi nel futuro. Four è un disco maturo e convicente.
Credits
Label: Frenchkiss – 2012
Line-up: Kele Okereke (guitar, vocals) – Russell Lissack (guitar) – Gordon Moakes (bass) – Matt Tong (drums).
Tracklist:
- 1. So He Begins To Lie
2. 3×3
3. Octopus
4. Real Talk
5. Kettling
6. Day Four
7. Coliseum
8. V.A.L.I.S.
9. Team A
10. Truth
11. The Healing
12. We Are Not Good People
13. Mean (bonus track)
14. Leaf Skeleton (bonus track)
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