Furiosa tempesta di sabbia, scintille e schizzi di incandescente veleno: queste sono le immagini che nella mente appaiono per prime iniziando l’ascolto di Profumi d’epoca, album d’esordio dei Lenula.
La band pugliese, dopo l’apprezzato omonimo ep di quattro brani risalente al 2010, si ripropone al pubblico in una forma più completa e convincente, aprendo un variopinto e criptico ventaglio musicale.
Il disco inizia con tre brani uno conseguente all’altro, sia nello sviluppo musicale che nei testi: Notte d’inferno apre le porte di un mondo rock con forti rimandi alla musica degli anni ’70, All’interno precipita in un turbinio di deliri psichedelici, La dea dell’amore riemerge con furore sputando il veleno più dolce. Cambio di scena: Corsa al mondo fischietta spensierata e saltellante mentre Promessa canta lo spegnersi di una passione amorosa, e lo fa con pathos e il piglio cantautorale di un Capossela dalla voce più roca e colma di dolore. Orecchiabile e dalle sonorità vagamente balcaniche, Il naufragio puzza di vino riversato ovunque e di dispiaceri marcescenti, in contrapposizione alla seguente più fumosa e labirintica Stato di confusione. I cori ed i suoni circensi di Fondo ampliano l’immaginario grottesco e visionario del disco mentre Senza tempo riprende la più classica forma del brano rock. Modellando la notte raccoglie al meglio tutti gli elementi presenti in questo album e li unisce con un risultato coinvolgente e fluido: un brano di stampo cantautorale ma di forte impatto sonoro. Chiude il disco la sognante e straziante Profumi d’epoca, con sonorità splendidamente mediterranei.
L’esordio dei Lenula è convincente ed affascinante. Il suono della band appare sincero nonostante i rimandi a generi musicali tanto radicati come la musica tradizionale/popolare italiana, il cantautorato e il rock anni ’70 facilitino l’ascolto e un immediato riscontro positivo (ne è la prova il gran numero di band che orbitano in questo microcosmo). Indubbiamente la forza del trio pugliese si esprimerà al meglio nella presentazione live dei brani che ben si prestano a set infuocati e teatrali.
Per chi ama l’odore della terra arsa dal sole che brucia il cuore e i ricordi dalla mente, Profumi d’epoca è un album decisamente consigliato.
Credits
Label: La Fabbrica / Pelagonia Music – 2012
Line-up: Gabriele Federico Paparella (voce, chitarra elettrica, chitarra acustica 6-12 corde, kazoo, armonica) – Ciro Nacci (rhodes, hammond, synth, piano, glockenspiel) – Gabriele Conserva (batteria e percussioni); produzione artistica di Giovanni Sileno e Lenula
Tracklist:
- Notte d’inferno
- All’interno
- La dea dell’amore
- Corsa al mondo
- Promessa
- Il naufragio
- Stato di confusione
- Fondo
- Senza tempo
- Modellando la notte
- Profumi d’epoca