La seconda serata del Salotto Muzika ci fa incontrare Denise al Biko di Milano. L’artista presenta il suo nuovo lavoro Universe. Ad aprire la serata, in attesa di Denise, c’è Alessandro Rinaldi, in arte M’ale che, accompagnato dalla sua sola chitarra, presenta otto brani cantautorali che richiamano sia la nuova scuola rappresentata da Dente, ma anche il vecchio cantautorato italiano. Una voce e dei testi da tenere d’occhio. Il tempo di una sigaretta dopo M’ale e, nell’intimità del piccolo locale milanese, entra in scena una minuta fata con i suoi elfi che, tra sonorità pop tagliate da intermittenze rock ed elettronica, ci mostrano il loro mondo fatto di estremi in cui, come la stessa Denise spiega, “tutto può essere sovvertito. Il reale può essere irreale. Sogno e fantasia possono essere la realtà stessa”. Un timbro vocale che è tratto distintivo in ogni canzone, leggero e cantilenante a raccontare storie in bilico tra atmosfere nordeuropee e filastrocche che picchiettano in testa come la pioggia sui vetri, a rivelare l’armonia degli opposti di una voce soave sopra melodie dark, di una chitarra acustica accompagnata dai suoni elettronici di gingilli moderni griffati mela morsicata. Meraviglia il colore dell’autunno di Rain e quello della primavera di Superpop. Un brano segue l’altro, con il solo intermezzo per la presentazione degli intenti di Universe e i ringraziamenti di Denise a chi ha lavorato con lei perché il suo sogno diventasse realtà. Con Lighthouse Keeper si arriva all’ultimo brano della scaletta: Denise resta accompagnata da una sola chitarra con cui saluta la notte milanese e noi usciamo dal Biko con il mantra di Rain che tamburella ancora il ritmo “ticche ticche, tacche tacche”. (Foto di Starfooker)
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