Uscirà il prossimo 1 marzo L’oceano quieto, primo disco de Il Buio, una giovane band vicentina. Si tratta di un disco prodotto da Autunno dischi, etichetta fondata e autogestita dal gruppo che ha lavorato due anni a questo album dopo gli esordi più che positivi del disco omonimo e del 7 pollici Via dalla realtà.
Si tratta di un lavoro che immediatamente trasmette l’urgenza di un racconto, il bisogno di indicare il proprio punto di vista sulla realtà. Il punto di vista di quella generazione di quasi trentenni che oggi pare essere considerata trasparente. Citata, usata in campagna elettorale ma in realtà mai davvero ascoltata.
Le canzoni, con la loro struttura tra il punk e l’hard-rock, si fanno portavoce di questo bisogno di espressione e per questo la scelta di scrivere e cantare in italiano appare ancora più giusta. Manifesto dell’album e canzone quanto mai attuale è Da che parte state. Musicalmente è tra le meno aggressive, più immediata e orecchiabile (nella sua accezione positiva). Ha un ritmo cadenzato, ripetuto a riprodurre una sorta di inno, un canto che accompagna una manifestazione, con l’alternarsi di momenti quasi solo parlati e amplificati dal rullo della batteria per poi aprirsi a un ritmo più veloce trascinante: “C’è chi può vedere e guarda, c’è chi può guardare e osserva. C’è chi può sentire e ascolta ma che alla fine non ci pensa. Negazione o indifferenza. Voi da che parte state?”. Decisamente più hard, arrabbiata ed esplosiva è È notte qui: “Dimmi soltanto che il sole splende la notte qui”. È l’urlo contro tutte le bugie e la retorica con cui troppe volte si dipinge la vita di certe province italiane, dove tutto sembra troppo bello per essere reale. Nel disco si alternano canzoni corali, racconti collettivi come Via dalla realtà, Naufraghi e Viandanti, la stessa qui È notte qui e brani che invece narrano esperienze uniche di personaggi come Sam. La band dimostra una grande capacità narrativa sia nella musica che nei testi. Le canzoni sono perfettamente costruite in una straordinaria coerenza tra le immagini e il suono. Via dalla realtà ad esempio ci fa quasi vedere ciò che racconta: il vecchio pazzo che corre mezzo nudo sul ponte del paese e parla solo inglese, il prete che accorre… Un piccolo paese alla fine del Medioevo (metaforico e non). E la musica, il ritmo contribuiscono alla costruzione dell’immagine.
L’oceano quieto è un disco molto ricco, ogni traccia è diversa dall’altra, unita dalla coerenza di un racconto generale. Un’ottima opera prima, arricchita dalla scelta di far realizzare l’artwork dell’album da Boiter, artista della streetart che unisce fotografia, pittura e musica.
Credits
Label: Autunno Dischi – 2013
Line-up: Andrea – Alberto – Mattia – Francesco – Nicola
Tracklist:
- Polvere alla polvere
- Marionette
- Nel vento freddo
- Via dalla realtà
- Da che parte state
- Edonè: il clochard
- È notte qui
- Naufraghi e viandanti
- Sam
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