Character – Julia Kent

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Continua il viaggio negli abissi dell’animo umano attraverso le corde di un violoncello. La telecamera creativa della musicista canadese si sposta dal mondo esterno (la dicotomia asfalto-natura del precedente lavoro Green and Grey) a quello interiore dell’individuo. Character vuole tradurre in musica le onde del destino ineluttabile che caratterizza il copione “apparentemente aperto” delle nostre vite. Mille storie, mille racconti di cui siamo autori, a volte coscienti, a volte inconsapevoli. Dietro ogni nostro gesto, ogni nostra scelta c’è un filo sottile che sembra essere guidato da noi stessi, da nostro carattere. Questi moti dell’anima sono magistralmente disegnati dalle soundscapes Transportation, Tourbillon, Fall. C’è sempre la tecnica della ripetizione ciclico-rigenerativa di un tema definito nella composizione della violocenllista di Antony and the Johnsons. Un tema si sviluppa, variando ad ogni suo ritorno. Intarsi sotterranei di field recordings sono ancora presenti, ma questa volta sono suoni di esperienza umana quotidiana come dei bicchieri di vino, lo strisciare di una penna su carta. Perle di oscurità e luce sono rispettivamente Kingdom e Only Child. La carriera solista di Julia Kent continua a sorprendere per la capacità di muoversi nella zona d’ombra tra musica classica e musica leggera con l’approccio della sperimentazione creativa e suggestiva. Character può stregare come una bella raccolta di racconti spinge la nostra percezione oltre la collina.