Lo scorso 18 aprile è venuto a mancare Storm Thorgerson. Chi è Storm Thorgerson? È colui che ha importato l’arte figurativa e fotografica nella realizzazione delle cover e art-work di un disco. È’ stato un Salvador Dalì nell’ambito del design di un disco come prodotto artistico. È stato forse l’unico ad aver indicato la strada per combattere la perdita di materia della musica. Le sue opere restano impresse nell’anima di tutti quelli che hanno ascoltato musica negli ultimi cinquant’anni. Ha realizzato in modo visionario unico le copertine di dischi per i più disparati artisti senza mai fare distinzione tra mondo mainstream e mondo indipendente. Con la sua arte ha dato continuità alla storia della musica degli ultimi decenni. Dai Pink Floyd ai Led Zeppelin, da Peter Gabriel ai Dream Theater, dai Muse ai Mars Volta, dagli Audioslave ai Cranberries. Non si è mai fermato, l’avevo incontrato negli ultimi anni per una fantastica copertina dei Pineapple Thief. Non si dimenticheranno mai la mucca di Atom heart mother, il maialino volante sulla centrale elettrica londinese Battersea Power Station di Animals, la distesa di brande di A Momentary Lapse of Reason, il volto semidisciolto del terzo disco di Peter Gabriel, l’uomo puzzle di Puzzle dei Biffy Clyro, o l’uomo ricoperto di post-it di Someone Here Is Missing dei Pineapple Thief, le mille ombre dell’uomo di Absolution dei Muse o la scalata delle vergini in Houses of the Holy dei Led Zeppelin. Muore la fisicità di Storm ma resterà la sua immaginazione e visionarietà per sempre perchè ci ha dato la possibilità di sognare ad occhi aperti.
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