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La casa sulla Luna – Bruno Bavota

La casa sulla Luna è il secondo album di Bruno Bavota, compositore partenopeo che con il suo pianoforte ci porta in un mondo fatto di sogni, speranze e amore.
Dieci tracce oniriche che emozionano con la delicatezza di un pianoforte e di un violino. Un album che racconta tanto anche senza usare le parole. Si parla d’amore (Amour), quell’amore che il compositore napoletano ha soprattutto per la musica e che definisce il suo porto sicuro, il suo luogo dove mettersi completamente a nudo senza la minima paura o remora. L’uomo che rubò la Luna è un brano dedicato a Thad Roberts che nel 2002 rubò alla Nasa 100 grammi di rocce lunari, che pare abbia regalato alla sua fidanzata dell’epoca. Non manca pure un riferimento al cinema, a quello più poetico e meno scontato: Il dito si muove sul vetro appannato è il titolo della terza traccia che prende ispirazione da una frase pronunciata da Sean Penn nel film di Paolo Sorrentino This must be the place. Brani sognanti, romantici (Cielo blu notte è da pelle d’oca) che fanno da colonna sonora ad un viaggio interstellare. Il finale di questo viaggio lascia spazio ad Arrivederci signora Luna: un ritorno a casa pieno di malinconia, ma anche di dolcezza e serenità.
La casa sulla luna si chiude con una ghost track, un anticipo di quello che sarà il prossimo album Su una nuvola (la cui uscita è prevista a dicembre).
Bruno Bavota ci ha regalato un lavoro che non inventa niente, ma fa viaggiare. Un album che emoziona. Consigliatissimo a chi ama chiudere gli occhi e lasciare che la musica faccia il suo corso. Da ascoltare con il cuore e con l’anima.

Credits

Label: Lizard Records – 2013

Line-up: Bruno Bavota (pianoforte) – Marco Pescosolido (violoncello) – Paolo Sasso (violino)

Tracklist:

  1. Amour
  2. L’uomo che rubò la Luna
  3. Il dito si muove sul vetro appannato
  4. C’è un cinema laggiù
  5. Seguimi, amore
  6. Buongiorno, buonanotte
  7. Cielo blu notte
  8. Il sole di Domenica
  9. Arrivederci signora Luna

Links: Facebook, Sito Ufficiale

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