Lost Highways Seek your mood, Find your lost highways!
Usando la rete debuttano migliaglia di band nel mondo, ma poche hanno veramente talento. La Domino Records ha scovato su Bandcamp un trio di Minneapolis il cui credo è quello di una miscela unica di psycho-pop con forti tinte di country e soul. Siamo davanti ad una giovane band che mostra già una notevole attitudine a costruire proprie strade di originalità affondando i passi nel passato ma anche considerando le nuove linee tracciate dai contemporanei Grizzly Bear e Local Natives. Colored Emotions è già un classico. Lasciatevi guidare alla scoperta di un progetto che vi conquisterà!
Come avete scelto il nome della band?
Il nome si presta perfettamente al suono della nostra musica.
Colored emotions ha conosciuto due fasi. In una prima fase era in free-download su Bandcamp, po dopo aver firmato per la Domino Rercords è diventato un album con “face lifting”. Quali sono state le principali differenze di suono tra queste due fasi?
Le voci e le batterie sono notevolmente più forti nella versione firmata Domino, il brano Colored Emotions è stato inserito per quest’uscita ufficiale. Il missaggio di The Country queen ha eliminato l’atmosfera country-ish che la caratterizzava all’inizio. Abbiamo voluto mantenere 
quella sensazione di demo nella versione registrata per la Domino. Si può ancora ascoltare un drag groove in The Country queen. Il pezzo Classical hearts è stato registrato completamente daccapo e anche la voce di Leslie è più intensa rispetto alla versione iniziale.
Come è nata Colored Emotions?
Nasce nel seminterrato della 7-Street Entry prima di uno dei nostri spettacoli. Siamo partiti con una sola progressione di accordi, seguendo una melodia scivolata sulle parole “emozioni colorate.” Queste parole sono diventate il titolo del disco. A quel tempo mi ricordò un po’ I don’t feel this way today di Mariah Carey. La canzone ha assunto diverse fasi prima di raggiungere la forma defintiva per il disco. L’intro cinematografica nasce durante le fasi finali di registrazione, penso che aggiunge un bell’addio a quello che abbiamo fatto ed è, inoltre, un bel passaggio per quello che faremo prossimamente..
Come è nata invece Horses?
L’abbiamo concepita come una canzone di tre parti. Il brano ha avuto molte stesure. La prima versione aveva una coda jam di chitarra veramente heavy, che abbiamo poi tagliato e sostituito con un groove contry più nebuloso. Un vero viaggio prima che l’album si risolva definitivamente. La canzone ha tante sfumature sonore.
Quale canzone prerite suonare dal vivo?
Headlights è sempre divertente… come anche Colored Emotions.
Vi sentite nell’approccio alla musica un pò di attitudine psichedelica?
Non so, qualcosa c’è ma non siamo molto legati alla psichedelia.
Vi sentie vicini come suono ad artisti del passato come Gram Parsons e Bob Seger o più vicini a band di questi ultimi anni come Grizzly Bear, Local Natives, Tame Impala?
Vicini al passato e al presente. Noi amiamo molto le cose vecchie, ma non possiamo sfuggire ai nostri tempi.
Cinque canzoni che suggeriste di ascoltare al vostro migliore amico?
Mind Games – John Lennon; Song for You – Leon Russell; Flying on the Ground is Wrong – Neil Young; Paradise – Ronettes; Que Bueno Baila Usted – Beny Moré.
