I torinesi Jumpin’ Quails sono tornati alla carica. Un nuovo disco che segue il precedente Bishops in Tea Shops (Sunday – 2011. Un nuovo disco dato in pasto alla rete con una pubblicazione digitale alla quale seguirà la pubblicazione materiale. In fondo non c’è miglior promozione che la condivisione della musica stessa, se ben fatta… e quella dei Jumpin’ Quails lo è decisamente. Originale e moderno, ma ben ancorato ad un’estetica dal cuore vintage, Atomic Rendez-vous è un lavoro nato grazie all’esperienza maturata in un lungo tour che ha toccato molte città europee, anche dell’est.
Rispetto al precedente Bishops in Tea Shops, il suono è più curato e l’uso dell’elettronica sicuro. Tra gli undici brani che compongono l’album, in alcuni di essi si può notare una netta virata pop ed un obiettivo mirato con precisione: il dance-floor. Ammiccanti ed accattivanti, Dream e The Flak picchiettano sulla spalla dell’ascoltatore con un fare spregiudicato, e senza timore alcuno lo invitano a ballare. Diverso, completamente, è il registro usato nelle conclusive Stupid Face e Fallout. Melodie fumose, ma sempre affascinanti disegnano ritratti in bianco e nero: cose d’altri tempi adattate ai giorni nostri.
Questa bipolarità è probabilmente la caratteristica principale dei Jumpin’ Quails: offre loro un’estetica completa e definibile, ma al contempo può risultare anche come punto vulnerabile. Queste due componenti (modernità-estetica retrò) non sempre risultano amalgamate alla perfezione, e talvolta questa alternanza di situazioni musicali può risultare schizofrenica ad un orecchio poco elastico. D’altronde quello in cui viviamo è storicamente un periodo di transizione ed esperimenti: solo gli audaci potranno dire di essersela giocata davvero! Per questo Atomic Rendez-vous è un disco coraggioso che merita attenzione. Inoltre, prodotto e registrato da Ezra (Casino Royale), l’intero disco gode di ottimi suoni. Capaci di far ballare e di emozionare in modo semplice ma per nulla banale, i Jumpin’ Quails si fanno apprezzare per il loro piglio sincero e per la qualità espressa, il tutto frutto dell’esperienza sudata sul campo con un occhio sempre rivolto all’estero, quindi lontanissimi dalle cervellotiche e provinciali dinamiche che spesso minano la proposta musicale italiana.
Credits
Label: EdisonBox – 2013
Line-up: Diego Bolognese (percussioni, voce) – Salvatore Marano (chitarre, voce, synth) – Jacopo Trivero (voce, basso, synth)
Tracklist:
- Dream
- Pins and needles
- The flak
- Maybe not
- Toulouse
- Playme
- A night in brackets
- That song of yours
- Sandwich man
- Stupid face
- Fallout
Link: Facebook, Sito ufficiale