L’eco del blues primitivo americano viaggia su sei corde, quelle di Adriano Viterbini. Nel marzo del 2013 esce Goldfoil, l’album del chitarrista che si prende una pausa dai Bud Spencer Blues Explosion. Una pausa dalle esplosioni e dalla frenesia del gruppo per attraversare, da solista, un evocativo silenzio a ritroso che riconduce alle origini. Le origini delle passioni di Viterbini che corrispondono a quelle del buon vecchio blues. Assaggiamo, infatti, gli echi di Robert Johnson e rifacimenti di Woody Guthrie, ascoltiamo richiami ai più grandi, ai quali Viterbini si ispira, dai quali assorbe ispirazione. Dal delta del Mississippi ad oggi, le blue notes acquistano nuova linfa. E allora Immacolate Conception apre il disco su arpeggi lenti, seguito da Kensington Blues, brano di Jack Rose che viene trasformato in una trasognata scia di curve dolci. Ha un motivo di intensità spirituale God don’t never change, mentre Blues Man è un omaggio alla musica africana e ai suoi uomini in blu. La musica tuareg si riconosce in quelle chitarre corali e ritmiche cicliche che ricordano molto i Tinariwen. Troviamo anche la collaborazione con Alessandro Cortini dei Nine Inch Nails nel brano New Revolution Of The Inoocents. Virtuosismi ma anche minimalismo, attraversati da aperture nostalgiche al blues più nudo, con semplicità e senza rivendicazioni moderne. Se avete intenzione di intraprendere qualche viaggio, portate questa musica con voi per avere tutto il fascino di sapervi persi e, allo stesso tempo, sentirvi di nuovo a casa.
Credits
Label: Bomba Dischi-2013
Line-up: Adriano Viterbini
Tracklist:
- Immaculate Conception
- Kensington Blues
- God Don’t Ever Change
- Blue Man
- New Revolution Of The Innocences
- No Name Blues
- Style-0 Blues-1
- Lago Vestapol
- Montecavo
- Stella South Medley
- If I Were A Carpenter
- Vigilante Man
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