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L’importanza di chiamarsi Michele – Federico Cimini

Michele è uno di noi, uno come tanti che ad un certo punto della sua vita ha deciso di lasciare quel Sud che gli stava un po’ stretto e ha provato a cercare altrove una vita migliore. Come molti di noi, si è messo in viaggio, ha fatto molti chilometri ma… ma poi ha capito che forse valeva la pena di combattere per avere una vita migliore là dove sei nato, di provare a cambiare le cose dall’interno perché in fin dei conti scappare non è una buona soluzione.
Michele è uno di noi, ma è anche l’alter ego di un giovanissimo cantautore di origine calabrese, Federico Cimini che ha scelto di raccontarci il mondo con gli occhi di Michele, attraverso il suo sguardo arrabbiato e carico di energia, realizzando un album d’esordio davvero molto bello e interessante.
14 tracce, musicalmente molto vivaci, che puntano evidentemente a coinvolgere l’ascoltatore, ne attirano l’attenzione, la catturano. Tutti i pezzi sembrano perfetti per essere cantati dal vivo in un contesto di festa popolare che però dietro al divertimento vogliono anche lanciare un messaggio che talvolta non è affatto ottimistico o leggero. Cimini è un perfetto cantastorie, crea motivi e melodie che facilmente ti entrano in testa, che riascolti volentieri assaporando ogni volta qualcosa in più. I testi non sono mai banali, giocano molto sull’ironia e sullo straniamento. Tra i migliori brani del disco ci sono:
La rivoluzione in pigiama, una critica a tutti quelli che si limitano ad esprimere la propria rabbia dai social network ma poi restano fermi in pigiama; Questo è il mio paese, primo singolo estratto dall’album, un brano incalzante, vorticoso che analizza impietosamente le incongruenze della recente storia italiana. Apparentemente senza risentimento… Ma la rabbia invece emerge piena e durissima in Epilogo: “Avrei dovuto capire che non andava tutto bene, avrei dovuto urlare la mia rabbia, sarei dovuto scappare per scoprire che tutto il mondo è come il mio paese pieno di spacciatori di illusioni e di gente pronta a crederci”. Il testo di questo brano è un piccolo gioiello, ti prende allo stomaco, la senti dentro la rabbia del protagonista, verso se stesso prima di tutto. È il punto massimo di tensione del disco che si scioglie nel brano di chiusura Ti amo, terrone. Usa un termine difficile Cimini ma racconta chi è il terrone con la sua capacità di accontentarsi, con quella capacità di andare avanti ad ogni costo, con la capacità di partire ogni volta nonostante il desiderio di restare ancora un po’.
Vi consiglio di ascoltare questo album. Vivamente.

Credits

Label: MK records – 2013

Line-up: Federico Cimini

Tracklist:

  1. Promemoria
  2. Tutto bene
  3. Questo è il mio paese
  4. Un militare
  5. Diversamente scomodo
  6. La rivoluzione in pigiama
  7. Teresa
  8. Insieme a te
  9. La gente che conta
  10. Non essere nessuno
  11. La con me
  12. La distinzione
  13. Epilogo
  14. Ti amo terrone

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Questo è il mio paese – video

 

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