Isolamento e morte. L’Orfeo nero ed Euridice. Auguste Rodin e Marcel Camus. Søren Kierkegaard ed i nostri tempi alienati di ieri. La musica rara haitiana e l”elettronica di James Murphy (LCD Soundsystem). Reflektor riflette un caleidoscopio originale di influenze e riesce a fondere la tradizione dei ritmi della musica jamaicana con la musica elettronica dei nostri giorni. Un concentrato di “global pop art” in un flusso di coscienza infinito dove si fotografa alla perfezione il modo malato di vivere dell’uomo post-internet. C’è da notare che in questa attitudine si respirano effluvi degli U2 di Actung Baby, mi riferisco al ruolo pionieristico che a taluni tocca!. Il nuovo film allucinato di Win Butler e soci ancora una volta appassiona per sostanza e genialità. E’ quello che ci si aspetta da un disco di questa epoca, un ascolto che ti deve sorprendere ad ogni minuto, dove ogni parola e ogni nota è ragionata e pensata in chiave artistica e colta. Gli Arcade Fire si reinventano come riusciva al loro padrino David Bowie (backing vocals in Reflektor). Un disco da ascoltare tutto intero per affondare nel mare molle della propria coscienza, nessuna traccia può essere preferita rispetto alle altre. Forse è uno dei loro migliori dischi ed al primo ascolto sembrerebbe il loro peggiore… ma questo è il rischio del genio rivoluzionario.
Credits
Label: Merge – 2013
Line-up: Win Butler – Régine Chassagne – Richard Reed Parry – William Butler – Tim Kingsbury – Sarah Neufeld – Jeremy Gara.
Tracklist:
Disco 1
- Reflektor
- We Exist
- Flashbulb Eyes
- Here Comes the Night Time
- Normal Person
- You Already Know
- Joan of Arc
Disco 2
- Here Comes the Night Time II
- Awful Sound (Oh Erydice)
- It’s Never Over (Oh Orpheus)
- Porno
- Afterlife
- Supersymmetry
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