Una voce ultraterrena capace di suscitare inquietudine e gioia al tempo stesso. Una voce che deve traghettare in terre remote senza tempo, un suono che, dopo l’avvento di Sigur Rós e Múm, può essere definito di matrice islandese. Già in quel suono dell’organo a pompa presente nel magico inizio di Ejecta è manifesta l’idea di un folk evocativo di grande ricerca dei dettagli. Triangulated heart sembra un brano sfuggito alla tracklist di Takk. Più proseguiamo nell’ascolto di Island Intervals è più accostiamo il suono di questa band (one-man based) originaria di Rhode Island con i suoni delle band islandesi. Poi scopriamo che Joel Thibodeau ha passato ben tre mesi a Reykjavík su invito proprio di Jónsi e del produttore Alex Somers. Il frutto migliore di questa intensa collaborazione è senza dubbio Ilsa Drown. Ascoltare Island Intervals è farsi travolgere dalle onde del destino cercando di scrutare i riflessi di un’alba attraverso l’intreccio dei rami di una quercia. Sentire l’innocenza della bellezza giovanile e nel contempo la malinconia degli occhi di un anziano. Per chi ama il folk che emoziona sotto pelle.
Credits
Label: SubPop – 2014
Line-up: Joel Thibodeau.
Tracklist:
1. Ejecta
2. Velvet Antlers
3. Triangulated Heart
4. Mercury Dime
5. Ilsa Drown
6. Island Vapors
7. We Agreed
8.Loom
Link: Sito ufficiale.