Io sono la verità è il primo album del gruppo dei Mentivo. L’artwork mi richiama alla mente, istintivamente, la copertina del libro di Giulio Mozzi: Il male naturale. Ascoltando l’album mi ritrovo in un post punk cantautorale che mi fa capire che il richiamo istintivo di Mozzi non è poi così fuori luogo: “siamo pieni di punte, di spigoli, di superfici abrasive” si legge ne Il Male naturale e i Mentivo nella ricerca di una sempre più sfuggente verità ci pongono di fronte a spigoli, punte, abrasioni. Il tappeto musicale è rock, elettrico, a tratti cupo, in continua tensione. I testi sono votati al cantautorato puro e disegnano una società schizofrenica in cui si è sempre ex di qualcosa o qualcuno, in cui la precarietà va oltre il lavoro per abbracciare in soffocanti braccia anche la sfera individuale privata. Dodici tracce (due strumentali, una all’apertura e una alla chiusura), arrangiate dalle sapienti mani di Fiorenza (già collaboratore di Moltheni e Benvegnù, tra gli altri) e Suriani (collaboratore de I Cani e Gazebo Penguins, tra gli altri). Un lavoro senza cambi repentini nel sound, forse unica pecca di un album eccellente per essere una prima prova, con testi ricercati, che evidenziano un’analisi nuda e cruda di una generazione carica di acredine contro la società che li circonda. I Mentivo sono di sicuro una band da tenere d’occhio.
Credits
Label: Libellula Dischi/Audioglobe, 2014
Line-up: Michè, Marco, Al
Tracklist:
- Quello che possiamo
- La gente comune
- Gli Ex
- Amore a tre
- Grazie anche a te
- Quasi bello
- A casa di lunedi
- Dire niente
- Com’è cominciato tutto
- Vertigine
- La vita cambia in un giorno
- Tentativo di chiusura
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