Arrivano da Parma e si sono uniti nel 2006 come idea del paroliere e poeta Attilio Poletti, dapprima in coppia con Ribamar e supportati da Max Bertoli (chitarra) e Luca Milazzo (batteria): sono gli Eua, band che ha fatto dell’ironia la propria bandiera. Il primo album, risultato di una cospicua attività live e succeduto al primo libro di poesie di Poletti (Dal buco), esce nel 2008 (Eua Eua et Voilà). Nel 2010 Ribamar abbandona il progetto e il gruppo si riconfigura come piccolo ensemble allargato, comprendendo anche percussioni assortite e dispositivi elettronici.
Tanto valeva viver come bruti è il loro secondo album.
C’è il folk, c’è il blues, c’è il mondo dei musical: tutto miscelato a formare il sound degli Eua. Tra melodie rockabilly, kazoo, ritmi sudamericani che sfociano nello ska-punk, Tanto valeva viver come bruti scorre via leggero e divertente. I testi sono al limite tra la pungente ironia e il nonsense, supportati da una solida struttura musicale e da una voce che li segue alla perfezione.
Con Tanto valeva viver come bruti gli Eua hanno dimostrato che si può focalizzare l’attenzione sulla crisi che ci ha travolti senza usare toni apocalittici: un po’ di sano umorismo non ha mai fatto male a nessuno, tanto meno ad un album.
Credits
Label: Autoprodotto – 2014
Line-up: Attilio Poletti (voce) – Max Bertoli (chitarre elettriche, kazoo, cori) – Luca Milazzo (chitarra acustica, cori, clave, palmas, ammennicoli) – Giovanni Invidia (basso, cori) – Roby Bennati (tastiera, cori, manipolatori elettronici) – Pol Urbano (batteria)
Tracklist:
- Capolinea
- Extrasistole
- Ingranaggi
- Cooperativa sociale
- Decalogo
- Cinematica dei manipolatori
- Antimondo
- Cremisi
- Il mallo
- La cena dei Parecchi
- Fuori dal tempo
- Nina
- Stella d’inverno dell’ovest
- Storia
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