Delicatezza sonora. Brezza di nostalgia con folate improvvise di vita. Ritornano i partenopei con l’animo brit-pop e mostrano subito una grande maturità raggiunta. Le ballate di Juliet Grove sono piccoli fragili intarsi di armonia e melodia. Le atmosfere sono incantevoli e variegate, si va da quelle di stampo beatlesiano, come quelle di What I mean to say e Sylvia, a quelle dal mood più nostalgico (in chiave Badly Drawn Boy e Turin Brakes, per intenderci), come accade in Ask me for a Cigarette e Safe. In Outside your back door si possono intravedere anche tracce degli Eels. You & me (from the darkness) regala un crescendo pop più in scia Embrace. Ma assolutamente al di là di tutte le suggestioni che si possono rintracciare nelle dieci canzonifirmate dai Pipers, si può senza dubbio affermare che Juliet Grove è un disco ben costruito e ben prodotto, con una propria personalità sonora. I Pipers danno prova di riuscire a interpretare un genere alla loro maniera e ci riescono senza pecca. Un altro piccolo gioiellino dal sottobosco napoletano.
Credits
Label: Pippola Music – 2014
Line-up: Stefano (songwriting, vox, acoustics, piano, harmonica
) – Marco (drums,vox) – Stefano Bruno (bass,keys,mandolin,vox) – Pedro (bass,banjo,vox).
Tracklist:
1. Ask me for a cigarette
2. Safe
3. Just a lie
4. Sylvia
5. What I mean to say
6. Steve Lamacq
7. Outside your back door
8. Something wrong
9. You & me (from the darkness)
10. Rain on the asphalt
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