Cupramontana è un paese marchigiano che probabilmente in pochi conoscono. Si trova sulle colline dell’entroterra anconetano, dove le curve dei rilievi sono morbide come una coperta a scacchi che varia il colore a seconda delle coltivazioni. Verde, giallo e azzurro. Questi sono i colori che per sempre la mia mente associerà al festival Musica Distesa, un evento speciale, immerso nella natura più delicata e sincera.
Verde come l’erba, le chiome degli alberi e dei vigneti, giallo come i girasoli ed i campi di grano, azzurro come il cielo che ha graziato i tre giorni del festival in questa sesta edizione.
Il festival Musica Distesa è nato dall’idea dei fratelli Dottori di unire le proprie conoscenze, capacità, energie ed ideali. Giuliano, il cantautore milanese che noi di LostHighways seguiamo dal 2007 con la massima attenzione ritenendolo uno dei cantautori più ispirati e delicati degli ultimi anni, e Corrado, vignaiolo che proprio a Cupramontana dirige un’azienda agricola e vinicola oltre che un agriturismo. Loro sono i due principali fautori di questo evento forse unico nel suo genere, quest’anno affiancati dall’entità ufficializzata dell’Ass.Musica Distesa e dei suoi instancabili associati.
Provate a pensare a quel panorama descritto poc’anzi, ponete su una collina un vecchio casale ristrutturato, spazio per i campeggiatori in tenda, stand con ottimo cibo naturale, vino e birra a km zero, prati tutt’intorno all’edificio principale, una bella piscina, un fienile attrezzato per ogni evenienza, un palco avvolto nel verde.
Ora immaginate tanta gente che si muove in questi luoghi, che interagisce, che assapora il cibo, che brinda sorridendo, che degusta il vino, che ascolta buona musica, che si tuffa in piscina e poi prende il sole, che visita con attenzione una mostra fotografica, che sfoglia libri, che guarda proiezioni di cortometraggi, che segue con gli occhi il volo intermittente delle lucciole, che si addormenta sul prato sotto le stelle, che trova la bellezza della semplicità al giusto ritmo.
Tutto questo, ma non solo, è il Festival Musica Distesa. Sostenuto da una vincente campagna di co-produzione sulla piattaforma MusicRaiser, il festival è riuscito nell’intento di portare l’evento ad un livello di condivisione e di qualità molto alto. Oltre che qualità dell’offerta musicale (e fra poco arriverò anche a quello), oltre alla qualità di cibo, vino, proposte culturali, il MusicaDistesa per tre giorni ha alzato l’asticella della “qualità della vita” per tutti i presenti. E non è affatto cosa da poco. Di questi tempi, io lo trovo un qualcosa di eroico.
Ho vissuto il festival per soltanto uno dei tre giorni, il sabato. Ad accogliere me e la mia compagnia di amici c’era un camper ed il sorridente staff. L’ingresso all’area del festival era un vero e proprio varco in un mondo a portata di uomo, dove anche l’economia era pensata e definita con una moneta “locale”, il Disteso, a segnare ancora più fortemente questo salto in un mondo “altro”, e paradossalmente più vero.
Il programma musicale della giornata era di tutto rispetto con due live serali ed un dj set notturno.
Dalla Svizzera sono arrivati i Lonesome Southern Comfort Company. Il loro folk-rock ha impressionato il pubblico quando il sole stava già iniziando a scendere rendendo più caldi i colori, le voci, le note. Chitarra, basso, violino, batteria ed una splendida voce hanno accompagnato l’inizio di questa serata con i ritmi lenti e sognanti (e talvolta acidi) di splendidi brani come Train song 3, 64 Warwick way, Tom, Dad and Mom, Horrible Town. In questi pezzi si vive il viaggio, la fuga ed il ritorno, in luoghi reali e della mente. Delicatezza ed energia per questo live davvero intenso.
Dopo la cena, quando ormai il sole era calato completamente, sul palco sono saliti i toscani The Vickers. La loro musica si rifà al meglio degli anni ’60-’70. Tra psichedelia e rock, tra Pink Floyd e garage. Splendide le divagazioni sonore, magnifica la naturalezza del loro esprimersi con sonorità così distanti ma al contempo così sempre efficaci ed attuali. Non si è trattato di un revival nostalgico ma di un dipinto moderno realizzato con tecniche antiche, o forse un dipinto antico realizzato con tecniche nuove… difficile a dirsi. L’ultimo album Ghosts è stato protagonista della scaletta che si erpicava in alto e poi scendeva vorticosa tra assoli, distorsioni, ritmi incalzanti e la voce del cantante-chitarrista Andrea Mastropietro (che anche nella suo aspetto sembra essere balzato fuori dalla china di Andrea Pazienza).
Conclusosi il live dei The Vickers il palco è stato spogliato e poi allestito con tutto il necessario per il dj set di Stra (all’anagrafe Michele Marchetti). Ormai è notte, il cielo è blu scuro e tutto intorno a noi è illuminato dalle stelle e dalla fortissima luce della luna mentre Stra fonde musiche di stampo indie a ritmi dance in un’ottima miscela per niente scontata.
E finisce così la serata, finisce così il mio Musica Distesa. Solo un pezzetto di un festival di tre giorni che ha visto passare dalla piscina al palco diversi artisti (nelle altre giornate: Godblesscomputers, Plastic Made Sofa, Dj Bruno, Lucio Corsi, Calvino, The Gentlemen’s agreement), ma soprattutto ha aiutato il suo pubblico ad aprire gli occhi sull’importanza che arte, ambiente, cibo, condivisione vera e profonda hanno per poter affrontare la vita in modo pieno, critico e consapevole, totale.
I sacrifici, i sogni e le fatiche di chi con passione organizza eventi come questi credo che vengano ripagati dalla serenità della gente che li frequenta, e dal fatto che poi si ripresentano all’edizione successiva. Io sarò tra quelli, nel 2015, ed invito tutti a non perdersi un’esperienza come quella del Musica Distesa!
Gallery fotografica di Emanuele Gessi: live Lonesome Southern Comfort Company
Gallery fotografica di Emanuele Gessi: live The Vickers
Per l’occasione abbiamo messo insieme un’altra speciale gallery corale: un reportage di fatti ed emozioni rock’n’roll da tutti e tre i giorni di Musica Distesa. Foto di Francesca Zambrini, Beatrice Fragasso, Emanuele Gessi. Alcuni scatti sono estratti dalla pagina Facebook del Musica Distesa.