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Trovare la luce scavando: Teho Teardo & Blixa Bargeld @ Zuni Outdoor / Ferrara sotto le stelle 12/07/2014

livereport_teardo&bargeld_IMG1_201407Il meteo, come quasi sempre in questo Luglio, prevede pioggia. Gli organizzatori avvisano che il palco è stato coperto e se dovesse piovere comunque il concerto si terrà come da programma: è un evento importante che non può essere rimandato per un banale acquazzone estivo. Così salgo in auto, prendo l’autostrada e mi dirigo a Ferrara per raggiungere il Chiostro di San Paolo, nel centro cittadino. Questo bellissimo luogo, già utilizzato per eventi di rilievo come il Festival di Internazionale, è piccolo ed accogliente. Il palco è posizionato in un angolo del cortile interno del chiostro, mentre intorno si sviluppa il porticato che ospita il bar, tavolini, banchetti di libri e dischi, ed alcune opere sulle pareti.
Il clima che si respira all’Outdoor Zuni (la rassegna estiva del locale ferrarese Zuni) è davvero piacevole e stimolante. Il concerto sta per iniziare ed il pubblico cresce ed inizia ad avvicinarsi al palco che a breve ospiterà Teho Teardo e Blixa Bargeld. Tanto si è parlato di loro da un anno a questa parte, più precisamente dall’uscita di Still smiling, l’album che ha ufficializzato la loro collaborazione (che in realtà era già iniziata precedentemente). Le vastissime capacità compositive di Teho Teardo unite al magnetismo di un personaggio del calibro di Blixa Bargeld hanno sconvolto il panorama musicale italiano, quello che si muove a cavallo tra la nicchia della variegata scena indipendente e i ridotti spazi che riesce a trovare una musica più colta e sperimentale.
Il progetto di Teardo e Bargeld supera i confini dei generi e disegna nuove architetture musicali tra rock, classica, cantautorato ed avanguardia. Still smiling è un gioiello che è stato impreziosito dal seguente Ep intitolato Spring.
Sotto il palco i vecchi fan degli Einstürzende Neubauten si riconoscono subito, ma tanti sono qui non solo per assistere ad un’esibizione di un pezzo da novanta come Blixa, ma proprio per questo nuovo progetto del compositore romano Teardo e del berlinese Bargeld.
I due salgono sul palco insieme alla violoncellista Martina Bertoni, acclamati dal pubblico. Teardo imbraccia la sua chitarra e si posiziona di fianco ad un tavolo pieno di strumentazione elettronica ed un computer, Bargeld al centro davanti all’asta del microfono con il suo completo scuro e luccicante, la Bertoni sul lato opposto seduta con il suo bellissimo violoncello nero.
Il clima si fa subito cupo e denso. La voce di Blixa Bargeld suona potente, con tutte le ruvidezze tipiche della lingua tedesca. Nur Zur Erinnerug è come pece che scivola sui ciottoli del chiostro, Mi scusi strappa qualche sorriso.
livereport_teardo&bargeld_IMG2_201407Il violoncello tiene una nota profondissima mentre la chitarra di Teardo assesta colpi letali. La bocca del berlinese emette suoni incredibili, che provengono dal profondo dell’abisso, come in un lago senza luce.
Il live prosegue senza particolari soste, se non qualche divertente introduzione ai brani che lo stesso Blixa Bargeld offre al pubblico. Arriva il tempo per il brano Still Smiling e la disarmante What if? che nella sua intro raggiunge volumi altissimi con un suono talmente denso da far tremare il cuore.
I tre scendono dal palco, e dopo lunghi applausi vi ritornano insieme ad un quartetto d’archi. Il giovanissimo ensamble del conservatorio di Ferrara è pronto ad accompagnare la cover di Caetano Veloso, The empty boat. La magia romantica di Alone with the moon alleggerisce l’aria prima della magnifica Quite life. I cinque archi che suonano, la chitarra e gli effetti di Teardo, la voce magnifica di Bargeld sono cose difficili da spiegare: il pubblico è rapito, in silenzio gode di questa bellezza da gustare profondamente. In questo modo, scavando, scavando e scavando nel buio, la musica di questo speciale progetto riesce a scoprire una luce nuova, come un minerale luminescente che emana un inspiegabile bagliore nero. C’è qualcosa di ancestrale, di epico ed universale in questa miscela di suoni e parole.
Prima di un’altra pausa, nella scaletta trova spazio anche il brano Negroni, pubblicato solo nella versione vinile dell’album. Al ritorno sul palco, tra gli applausi di un pubblico  sinceramente grato a tutti i musicisti presenti, le note di Soli si muore colorano l’aria di rosa. Il rosa della copertina di Spring, il rosa dell’amore sperato e necessario, il rosa che diventa una maschera di dolore camuffato nel corpo di una melodia leggera.
Sul palco c’è il tempo anche per i sorrisi, quelli che sanno di condivisione vera. Il crescendo di Nirgendheim preannuncia che ci stiamo avvicinando alla conclusione del concerto. La fine si avrà al termine di Defenestrazioni, brano corale capace di alzarsi verso un cielo che non si è permesso di bagnare queste note se non con un paio di timide e finissime gocce.
livereport_teardo&bargeld_IMG3_201407 In collaborazione con Ferrara sotto le stelle, Zuni Outdoor ha portato nella città degli estensi un concerto di altissima qualità. A testimoniare l’importanza di questo concerto sono i molti volti noti presenti tra il pubblico, come qualche pezzo del Teatro degli Orrori, Afterhours, Massimo Volume, oltre a qualche altra icona che ha fatto la storia del rock italiano.
Teardo e Bargeld, insieme a Martina Bertoni, hanno davvero offerto al loro pubblico un’esibizione  splendida, di alto profilo. Concerti come questi hanno il potere di cancellare ricordi di altri live ai quali si è assistito recentemente, ed alzare l’asticella riguardo la “pretesa” di qualità. Se la musica può essere così, come questa sera, molti dei presenti da oggi saranno assai più selettivi. Bisogna abituarsi alla bellezza ed alla qualità, e non alla mediocrità come spesso ci capita. Solo così sarà possibile davvero sperare in un domani nel quale “Potremmo volare. Berremo miele, vino e miele, ambrosia! A colazione mangeremo nuvole!” (Defenestrazioni).

Si ringrazia Zuni Outdoor per la collaborazione.

Galleria fotografica di Emanuele Gessi

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