La via della salute – Fedora Saura

Piera Tedde Album, Recensioni Lascia un commento

Uno spettro si aggira per l’Europa e non è più quello del comunismo del famoso Manifesto di Marx, ma lo spettro di un gruppo che si chiamava CCCP, che già nei primi anni novanta si era trasformato in altro, e ora, rivive, non esattamente all’altezza di allora, in un gruppo del Canton Ticino chiamato Fedora Saura. I Fedora Saura nascono nel 2009 e rilasciano il disco d’esordio nel 2011 (Muscoli in musica/Scelta degli uguali). Tornano all’inizio dell’estate ad aggirarsi nel panorama musicale con La via della salute. Definendosi portatori di un nuovo piano quinquennale, questa volta nietzschiano, cioè di stampo umanista e libertario, dedicano il loro album a Carlo Michelstaedter (“tipico rappresentante della mentalità materialistica dell’Ottocento”, come amava definirsi lui stesso). Volano alti questi cavalli da corsa dimenticando che per volare servono ali che non siano di cera. La via della salute attraverso ritmi bislacchi, suoni grezzi e la recitazione di salmi anticapitalisti, anticlericali, anti chi più ne ha più ne metta, fa il verso al teatro canzone di Gaber e alle declamazioni di Giovanni Lindo Ferretti in un concept di parole ricercate che snocciola slogan a spaziare tra temi svariati (dall’economia alla politica, passando per la vita) in un post punk che si fa no wave e approda al jazz core. Un album dal difficile ascolto in cui le sensazioni che fluiscono all’ascoltatore, così come le sperimentazioni musicali della tracklist, non possono essere che estreme: venerazione o biasimo, anche questo di stampo di nietzschiano.

Credits

Label: Pulver und Asher Records, 2014

Line-up: Marco Miladinovic (voce) – Zeno Maspoli (batteria) – Giovanni Cantani (basso) – Marco Gugliermetti (polistrumentista) – Claudio Buchler (piano, tastiere)

Tracklist: