Al loro terzo lavoro i Guano Padano continuano a battere quelle strade di frontiera sotto il sole cocente di un’Arizona solitaria e polverosa. Quel loro modo di interpretare il verbo morriconiano in chiave moderna resta sempre di geniale impatto. Mirabile è il riferimento ad Americana, quel progetto ambizioso di Vittorini degli anni 30 per far conoscere la letteratura d’oltreoceano. Grandi artisti, loro e quelli che li affiancano: Joey Burns (Calexico) e Dan Fante, figure che in questo disco regalano la loro voce alle atmosfere di brani come Dago red e My town. But children own the stars part I svela commozione della memoria con quei magici arrangiamenti di fiati. Flem’s circus è impetuosa e ipnotica nella sua radice anni settanta. Profonda ed altamente cinematica è Station 37. Il talento dei Guano Padano è simile a quello dei Calibro 35, riescono a rendere l’ascolto della musica strumentale un viaggio emozionale ricco di colpi di scena. I Guano Padano sono una delle realtà internazionali più belle nate dal mondo sotterraneo della musica alternativa italiana.
Credits
Label: Ponderosa Music & Art – 2014
Line-up: Alessandro “Asso” Stefana (chitarra elettrica, banjo, steel guitar) – Danilo Gallo (basso, organo) – Zeno De Rossi (batteria, fischio, campionamenti.
Tracklist:
1. The Hushed Universe
2. Pian della Tortilla
3. El Toro
4. My Banjo Dog
5. Dago Red
6. But Children Own the Stars – part I
7. White Giant
8. The Hollow Answer of the Night
9. Flem’s Circus
10. My City
11. Station 37
12. Cacti
13. But Children Own the Stars – part II
14. Better than the Radio
15. The Seed and The Soil
16. Black Boy
17. The Fat of the Land
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