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Songs – Deptford Goth

dG_songsIl ritmo dell’amore è irregolare, bisogna ascoltarlo lentamente. In un matrimonio bisogna riuscire ad essere amato, ma è necessario prima di tutto essere visti. Su questo e altre tematiche di dialogo interiore verso la vita di coppia e di genitore Daniel Woolhouse aka  Deptford Goth ha basato il suo secondo lavoro Songs. Molto intimo, melanconico, dal mood crepuscolare costante. In un’elettronica impressionista, dove il dubstep accompagna le emozioni distillate da un cantato fragile e onirico alla Bon Iver, alla Ásgeir per intenderci, si manifestano piccoli capolavori come Relics, The lovers e We symbolise. I synth di Deptford Goth hanno il dono di ipnotizzare, di condurre alla riflessione sulle nostre vite solitarie schiacciate dai grattacieli del progresso. L’approccio synth-pop un po’ retrò non è affatto freddo ma contribuisce a generare un’atmosfera senza tempo veramente unica, come accade in The Loop.  In A Circle si dimostra lo zenith di lircismo unico accostando il piano ad una tromba nostalgica quanto basta. Songs sancisce la nascita di un nuovo talento della scrittura elettronica di ascendenza cantautorale.

Credits

Label: 37 Adventures – 2014

Line-up: Deptford Goth

Tracklist:

01. Relics
02. Do Exist
03. The Lovers
04. We Symbolise
05. Code
06. The Loop
07. A Circle
08. Near to a River
09. Dust
10. Two Hearts
11. A Shelter, a Weapon

Link: Facebook,Sito ufficiale

Two Hearts – Video

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