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Bliss – Captain Mantell

recensione_CaptainMantell-Bliss_IMG_201411I veneti Captain Mantell sono una di quelle band che ci stanno particolarmente a cuore e che seguiamo quasi dagli esordi. Le avventure interstellari della ciurma del Capitano Tommaso Mantelli sono arrivate alla quinta tappa, seguendo un percorso che ha reso il sound sempre più interessante.
La prima cosa che salta all’orecchio ascoltando Bliss è la netta sterzata verso suoni più rock. Il graduale abbandono dell’elettronica da parte del trio era già iniziato con Ground Lift, ma si era sentito maggiormente nell’Ep 7Time7, rilasciato nel 2012. In Bliss non ce n’è praticamente più traccia. A farla da padrone sono la chitarra, la batteria e, soprattutto, il sassofono, introdotto dall’ingresso nella ciurma di Sergio Pomante, alias Segente Zacs. Anche la voce di Mantelli risulta più graffiante rispetto al passato. Ascoltare Bliss è un po’ come fare un viaggio musicale: ci si trova davanti a quindici brani che attraversano diversi stili. C’è il rock di The age of black, il soul di Side on. Ci sono le sperimentazioni, il rock’n’roll di Ugly Boy, il blues di The day we waited for. Il brano che racchiude un po’ tutto il nuovo corso della band è forse la title track: ventuno minuti e mezzo che partono con un pop elettroacustico per poi sfociare in una classica ballata e finire con una coda che lascia libero sfogo alla sperimentazione. Tutto questo potrebbe dare l’idea che Bliss sia un album frammentato, una sorta di calderone dove la band ha buttato di tutto di più, ma non è così. Al contrario, il disco risulta compatto, godibile. Un disco dove il Capitano Mantelli e la sua ciurma hanno saputo mettere insieme i vari generi e farli abilmente convivere.
L’album è inoltre disponibile in download (anche “free”) dal sito bandcamp dei Captain Mantell, e vede la collaborazione di Nicola Manzan (Bologna Violenta) nell’arrangiamento di alcuni brani, dei Bleeding Eyes e di DJ Muto.
Se Bliss rappresenta il nuovo corso dei Captain Mantell non possiamo che augurar loro (e anche a noi) che questo viaggio interstellare duri ancora a lungo.

Credits

Label: Dischi Bervisti/Overdrive/Dreamingorilla/Xnot You Xme – 2014

Line-up: Mauro Franceschini (batteria, cori) – Tommaso Mantelli (voce, chitarra, basso) – Sergio Pomante (sassofono, tastiere, cori)

Tracklist:

  1. Love/Hate
  2. The ending hour
  3. Wait for the rain
  4. The day we waited for
  5. Side on
  6. Dead man’s hand
  7. Ugly boy
  8. Better late than now
  9. First easy come then easy go
  10. Picture me floating
  11. To keep you in me
  12. With my mess around
  13. The age of black
  14. Won’t stop
  15. Bliss (bonus track)

Links: FacebookSito Ufficiale, bandcamp

Bliss – streaming

The ending hour – video

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