A distanza di quattro anni dal loro album d’esordio Quore. Hidalgo Picaresco, tornano i Codeina, band nata nel 1998 e da allora sempre alla ricerca di una crescita esponenziale. Rispetto al primo lavoro, Allghoi Khorhoiappare sicuramente meno melodico, più carico e aggressivo, sia nei suoni che nei testi. 12 tracce per un totale di 44 minuti in cui Mattia, Emanuele ed Alessandro aggrediscono gli strumenti, li massacrano generando una musica che forse a lungo andare diventa dura da ascoltare. Si parte con 22 Dicembre, colpi di batteria che anticipano chitarra e voce ben in sintonia tra loro. Si continua con Pasta Madre, un brano veramente cattivo ma reale, e Kiwi. Mentre Crepa è carica di adrenalina, Dio Ci Pulisce è la più melodica di tutto l’album. Si chiude infine con Langley & Homer Collyer, richiamo ai fratelli Collyer noti per la loro natura ossessivo-compulsiva. E’ l’unico brano non cantato in cui si dedica tutta l’attenzione al suono, anch’esso ossessivo.
Quello dei Codeina è un album sicuramente ricco di contenuti ma difficile da digerire; occorre tempo per apprezzare questo lavoro della band brianzola. Un lavoro che sicuramente non mira a colpire con la sua musicalità (non nuova a molti), ma che piuttosto cerca di lasciare un segno, una cicatrice, oppure intende semplicemente risvegliare gli animi più assopiti.
Credits
Label: Autoprodotto – 2014
Line-up: Mattia Galimberti (Voce, Chitarra Elettrica, Chitarra Acustica) – Emanuele Delfanti (Basso Elettrico, Voce) – Alessandro Cassarà (Batteria e Percussioni) – Musicisti aggiuntivi: Gianmaria Lazzarin (Chitarre) – Andrea Sala (Voce traccie 2,3,8,9) – Paolo Frigerio (Synth) – Andrea Canzi (Voce nella traccia 12)
Tracklist:
- 22 Dicembre
- Pasta Madre
- Kiwi
- Medea
- 71
- Cascando
- L’Appeso
- Crepa
- Hikikomori
- Ieri
- Dio Ci Pulisce
- Langley & Homer Collyer
Link: Sito Ufficiale, Facebook