I Pineapple thief hanno valicato i confini del progressive immergendolo nelle sonorità orecchiabili del pop con il loro acclamato decimo album Magnolia. Abbiamo incontrato ancora una volta Bruce Soord per approfondire il sound e le tematiche del disco.
” Tutto quello che ho sempre voluto era scrivere canzoni orecchiabili che stessero con le persone “, hai detto. Cosa volevi intendere?
Dietro il mio processo creativo non c’era nessun pensiero profondo. Non mi sono detto: allora scriviamo una canzone metal che debba avere questo coro. Dopo dieci album, posso ritenermi molto puro nel mio processo di scrittura, nel senso più musicale possibile.
Quali sono le principali differenze tra questo decimo album ed i precedenti? In particolare sembra sia stato raggiunto un perfetto equilibrio tra il prog e il pop dei The Pineapple Thief…
Sin dal primo giorno che ho iniziato a comporre musica questo equilibrio è stato un obiettivo del mio subconscio! Amo il prog, amo il pop, e la mia pricnpale attitudine è sempre stata quella di mescolare questi generi per scoprirne il risultato. Non sono sempre riuscito a raggiungere questo equilibrio, ma penso che Magnolia contenga immediatezza e profondità contemporaneamente.
Nel suono dei Pineapple Thief emerge una certa attitudine al rock sinfonico simile a quella dei Muse. Cosa pensi a riguardo?
Ci sono poche band che suonano questo tipo di rock e possono reggere questo paragone con i Muse. Il nostro sound è molto differente. Noi usiamo archi e chitarre elettriche ma non vorremo essere classificati come rock sinfonico, in verità faccio proprio a classificarci.
Cosa c’è dietro il titolo Magnolia?
L’albero di magnolie che ho nel mio giardino. Quando fiorisce in Primavera è bellissimo. I suoi boccioli sono così fugaci, appena sbocciano subito volano via per decomporsi nella terra. Quell’albero è diventato un simbolo per me e la mia famiglia, rappresenta tutto quello che amiamo e che abbiamo perso. Ecco perché abbiamo scelto questo titolo.
Nelle dodici canzoni di Magnolia quale tema riccorre principalmente?
Amore, la perdita… ecco perchè conta trascorre i giorni con le persone che amiamo.
Ogni artwok dei vostri album è stata realizzata da un artista (e.g. Storm Thorgerson, Mark Mawson). Avete scelto l’artista francese Patrick Gonzales per Magnolia. Perchè? Possiamo parlare di questa particolare attenzione che presti all’artwork? Suppongo tu creda ancora nell’album come oggetto artistico e non solamente come flusso digitale di suono (mi riferisco a Spotify e all’ mp3 in generale)?
Sicuramente. Credo fermamente nel disco come prodotto artistico. Magnolia è stato pensato per essere ascoltato insieme al suo packaging che lo doveva riflettere anche nell’aspetto visivo e tattile. Mi sono innamorato della musica quando ascoltai Tales of Mystery and Imagination, con il suo inserto pieghevole e booklet. Quelli erano giorni…
Le cinque canzoni della tua playlist della vita?
Paper Tiger – Beck, The Fall of the House of Usher – Alan Parsons Project, School – Supertramp, That Golden Rule – Biffy Clyro, Have a Cigar – Pink Floyd