Ardua impresa cimentarsi con le creazioni di un maestro, di un artista che hai sempre seguito e che ha segretamente ispirato sempre la tua scrittura di canzoni. Dietro la ruggine e la poetica sghemba delle canzoni dei Bachi da pietra c’è sempre stato il maestro Paolo Conte. Lampi per macachi è proprio l’atto d’amore di Giovanni Succi verso uno dei suoi maggiori riferimenti. Come un rapporto d’amore, questo progetto di riscoperta di otto gemme del cantautore astigiano si costella di tradimenti blueseggianti in opposizione al jazz, di corde di chitarra che sotterrano tasti di piano, di folli e sudici arrangiamenti a base di elettronica e distorsioni rock, di cantato narrativo che si tramuta in un trip-pop acustico. Giovanni Succi riesce a proiettare i versi di Conte in una dimensione atemporale e forse ad amplificare il senso di quelle parole che diventano le vere protagoniste. Come se Ennio Morricone e David Lynch oscurassero i paesaggi sonori di Conte. La fisarmonica di Stradella, Come mi vuoi e Diavolo rosso sono delle vere perle. Magicamente il tutto funziona perchè quelle parole sono rispettate da un piemontese verso un altro piemontese, da chi conosce quello stesso mood che si respira nella nebbia della Pianura. Riscoprire, reinterpretare significa far vedere le cose da un punto di vista diverso ed apprezzarle ancora di più, assoporare sfumature nascoste. Ecco, con Lampi per macachi a Giovanni Succi è riuscita questa scommessa.
Credits
Label: Wallace Records – 2014
Line-up: Progetto di Giovanni Succi su canzoni originali di Paolo Conte. Giovanni Succi (voce, chitarre, pianoforte) – Glauco Salvo (chitarra elettrica, lap steel, banjo, zither) – Mattia Boscolo (batteria, drum machine) – Francesca Amati (voce su Come Mi vuoi).
Tracklist:
Lato A
1. Gelato Al Limon
2. Uomo Camion
3. La Fisarmonica Di Stradella
4. Come Mi Vuoi
Lato B
5. Diavolo Rosso
6. L’Incantatrice
7. Bartali
8. Questa Sporca Vita
Link: Sito ufficiale