Porconomia – Zona MC

Piera Tedde EP/Self Released, Recensioni Lascia un commento

Confesso: è la prima volta che sento il nome di Zona MC. Mi informo e scopro che il rapper romagnolo ha all’attivo dodici anni di mestiere, studi di filosofia, otto album, e le più svariate collaborazioni con nomi a me familiari quali Marina Rei, Uochi Toki e Calibro35. Ascolto svariate volte. Porconomia è il titolo dell’album che mi ritrovo ad ascoltare svariate volte. Facile esegesi in cui Porco si unisce a Nomia, secondo elemento di composti nei quali significa “amministrazione, governo” o “distribuzione ordinata”. Dopo l’ascolto, e i tempi in cui ci è dato vivere, direi che il primo dei due significati di nomia è quello più congeniale al caso. Le sette tracce in cui elettronica, breakcore, hip-pop, suoni acidi e house sono il sottofondo per una valanga di parole che, per affermazione dello stesso Zona MC, sono volutamente banali poiché vogliono raccontare la banalità del male. Ironico, pungente e, su ogni altra cosa, reale e urticante l’immagine del dibattito che l’Italia accende tutte le sere nei talk-show, tutte le mattine sui quotidiani e internet, in cui sguazzano politicanti, opinionisti. Ecco emergere: le figure dei giornalisti che filosofeggiano del nulla con ogni mezzo a propria disposizione e ci soffocano con la loro gratuita pseudoconoscenza delle cose; una realtà che si accende nei post senza memoria, nei bei ragazzi che del consumismo incalzante fanno il loro metodico sistema di vita; l’arroganza senza più ritegno delle Persone (in) serie; il qualunquismo degli Ortotteri e ortolani. Questo disco è soprattutto una dissertazione lucida sul grottesco mondo che ogni giorno tenta di togliere spessore morale ed etico alla vita di ognuno con la banalità più becera per cui non resta che il silenzio della Traccia Anti-crisi.