Le Furie – Tribuna Ludu

Elisa Des Dorides Album, Recensioni Lascia un commento

Vendetta e senso di colpa che riemergono o affanni, ossessioni del pensiero e della memoria. Tra mitologia classica e psicologia pulsa il secondo lavoro dei Tribuna Ludu, Le Furie. Nel 2014 hanno prodotto un ep, Fuoco, contenente il rifacimento del brano Un gentiluomo di Juri Camisasca, datato 1974.
Il gruppo fiorentino, quest’anno, torna a farci ascoltare un suono al di fuori delle possibili etichettature troppo limitanti. Sicuramente c’è da dire che Le Furie è ispirato a l’Orestea di Eschilo: una trilogia attraversata dall’opposizione tra razionalità e irrazionalità.
Fin da Architettura ostile si è catapultati in un caos metropolitano: il ritmo tribale annuncia una danza decadente in uno scenario in cui ci sono “bestie feroci” e “grondano sangue le case”. In Frattaglie urla e invettive infarciscono un crescendo di ineluttabilità sulle lame dell’industrial. Erinni, invece, si muove sinuosa e serpeggia tra la trama di un ritmo funk che non vuole prendere respiro. I synth creano bene, più pesante di un’eco, l’incubo attorno alle strofe ripetute all’infinito: “sentimenti ostili”. Fino allo strano, disturbato carillon del brano Eumenidi che chiude il disco e concede un momento di calma sonora gettando uno sguardo obliquo su “inesplorati spazi”.
L’elettronica nella macelleria delle forze contrapposte. Come musicare gli istinti e le ragioni impossibili. Uno squarcio sulla violenza moderna scomodando nomi e fatti della mitologia greca.
Questo tentano di fare i Tribuna Ludu. Questo è il loro disco indigesto Le Furie.

Credits

Label: Fresh Yo! Label – 2015

Line-up: Federico Fragasso (Voce, Cori, Korg Monotron, Glockenspiel, Batteria Elettronica), Cristiano Bianchi (cori, basso elettrico, Microkorg, Korg Trident ), Simone Vassallo (grancassa, rullante, charleston, percussioni), Antonio Giordano (tromba), Fabio Fantozzi (cori), Edoardo Fracassi (trattamenti elettronici).

Tracklist: