Il rumore della memoria, il senso dello spazio e del tempo che scorre in strade spirituali deve essere catturato al momento. È il dono prezioso dell’attimo di onde sonore diffuse nell’aria, di una nota, di un respiro, di una corda arpeggiata che vanno cristallizzati in una registrazione così come sono nati. Con questo spirito è stato regitrato A perfect abandon, ultimo lavoro del songwriter americano Tom Brosseau. John Parish ha registrato e prodotto questo disco con un solo microfono in presa diretta, il missaggio dei suoni è stato frutto di riposizionamenti degli strumenti rispetto a questo unico microfono, piazzato sul palco del Cinema Cube di Bristol. Le atmosfere del disco sono incentrate su una batteria minimale, un contrabbasso, una chitarra stratocaster e la voce unica di Tom. Lungo le dieci tracce dell’album si respira una spiccata attitudine folk di matrice ’60. Tom riesce a narrare la vita con le sue rose e spine, con il suo gusto amaro e dolce allo stesso tempo, intingendo il tutto in melodie delicate, quasi delle ninnenanne country che non hanno bisogno di effetti speciali per guidarci in luoghi salutari per l’anima. Tom Brosseau è un Damien Rice più minimale e meno pop, nel suo folk si sente ancora la polvere del deserto, il profumo del legno invecchiato. Sono cariche di emozioni Hard Luck boy, Roll along with me, Tell me Lord, My sweetest friend. Per chi ama ascoltare dischi sinceri e intimi.
Credits
Label: Tin Angel – 2015
Line-up: Tom Brosseau.
Tracklist:
1.Hard Luck Boy
2.Roll Along With Me
3.Tell Me, Lord
4.Take Fountain
5.Landlord Jackie
6.The Empire Builder
7.Goodbye, Empire Builder
8.Island In The Prairie Sea
9.My Sweetest Friend
10.The Wholesome Pillars
Link: Sito Ufficiale.