Pesanti e inconfondibili, i Bachi da Pietra quando tornano a farci ascoltare qualcosa di nuovo lo fanno prendendoci a schiaffi. Il 5 Maggio Habemus Baco vede la luce: il mini album che segna i dieci anni del viaggio musicale nel sottosuolo del duo. Tre tracce registrate e mixate da Giulio Ragno Favero che racchiudono chitarre violentissime, ritmiche metal con accenni di cantato growl, come accade nella titletrack. I testi ripercorrono le sensazioni di vertigine dei live e degli affossamenti, anche, vicino allo strisciare degli insetti: quelli che, scavando nella terra del rock’n’ roll, si sono portati fino alla luce. E poi Tutta la vita, della stessa potenza viscerale di Fessura (Quintale – 2013) , è un calcio a tutto ciò che ingombra e viene sferrato con rime piazzate come chiodi. L’ultimo brano, Amiamo la guerra, è una sorta di sonorizzazione della poesia di Papini, datata 1914. Il ritmo incede lento tra echi e distorsioni mentre la voce di Succi taglia ogni immaginifico verso: pennellate a tinte forti, impietose sul destino dell’umanità.
Contorti e puri, continuano a cibarsi di poesia e metallo pesante.
Se ancora non li conoscete, ecco i Bachi da Pietra.
Credits
Label: Wallace Record / Tannen Record / Audioglobe (2015)
Line-up: Bruno Dorella (habemus) – Giovannu Succi (baco)
Tracklist:
- Habemus Baco
- Tutta la vita
- Amiamo la Guerra
Link: Sito Ufficiale, Facebook