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Dell’amore, della morte, della vita – Invers

recensione_invers-dellamortedellamoredellavita_IMG_201506Dell’amore, della morte, della vita è il secondo album sulla lunga distanza della band di Biella, Invers. Un lavoro che, come suggeriscono lo stesso titolo e i suoi protagonisti, ha nei tre elementi (amore, morte e vita) il suo filo conduttore. Il disco si compone di dieci brani caratterizzati da un sound cupo e ritmi sostenuti a sostegno di testi che parlano di realtà nuda e cruda, di amore, vita e morte per l’appunto. Il cantato sembra distaccarsi solo di tanto in tanto da un andamento per lo più inespressivo e monocorde, mostrando una vena teatrale vicina a quella del leader de Il Teatro degli Orrori. I momenti maggiormente degni di nota sono da ricercarsi nell’incedere galoppante delle chitarre in Oggi s’è perso e nel punk rock alla Diaframma dell’assordante Ciò ch’è meglio, così come nel ritmo cadenzato e martellante del brano Montagne.
Dell’amore, della morte, della vita si presenta come un lavoro onesto e complessivamente gradevole, ma manca di quel tocco in più e di quel segno identificativo capaci di far decollare il gruppo verso sperimentazioni più convincenti e originali.

Credits

Label: Vina Records – 2015

Line-up: Marco Barberis (voce e chitarra) – Mattia Iuliano (voce, chitarra) – Enrico Barberis (basso) – Mirko Losito (batteria)

Tracklist:

  1. Oggi s’è perso
  2. Ciò ch’è meglio
  3. Io sono
  4. Montagne
  5. Così come la morte
  6. Sopra le luci della città
  7. Il controllo
  8. Abbiamo sentito dire
  9. Nessun altro
  10. Dell’amore, della morte, della vita

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Dell’amore, della morte, della vita – streaming

Montagne – video

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