Dell’amore, della morte, della vita è il secondo album sulla lunga distanza della band di Biella, Invers. Un lavoro che, come suggeriscono lo stesso titolo e i suoi protagonisti, ha nei tre elementi (amore, morte e vita) il suo filo conduttore. Il disco si compone di dieci brani caratterizzati da un sound cupo e ritmi sostenuti a sostegno di testi che parlano di realtà nuda e cruda, di amore, vita e morte per l’appunto. Il cantato sembra distaccarsi solo di tanto in tanto da un andamento per lo più inespressivo e monocorde, mostrando una vena teatrale vicina a quella del leader de Il Teatro degli Orrori. I momenti maggiormente degni di nota sono da ricercarsi nell’incedere galoppante delle chitarre in Oggi s’è perso e nel punk rock alla Diaframma dell’assordante Ciò ch’è meglio, così come nel ritmo cadenzato e martellante del brano Montagne.
Dell’amore, della morte, della vita si presenta come un lavoro onesto e complessivamente gradevole, ma manca di quel tocco in più e di quel segno identificativo capaci di far decollare il gruppo verso sperimentazioni più convincenti e originali.
Credits
Label: Vina Records – 2015
Line-up: Marco Barberis (voce e chitarra) – Mattia Iuliano (voce, chitarra) – Enrico Barberis (basso) – Mirko Losito (batteria)
Tracklist:
- Oggi s’è perso
- Ciò ch’è meglio
- Io sono
- Montagne
- Così come la morte
- Sopra le luci della città
- Il controllo
- Abbiamo sentito dire
- Nessun altro
- Dell’amore, della morte, della vita
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