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La ricerca dell’altrove: intervista a Milorad GD

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Vi raccontiamo Flashing skies, il secondo ep per Milorad GD, particolarissima figura di cantautore che vive la propria musica come una ricerca personalissima di un altrove senza gabbie e sovrastrurre. Quando il senso pieno della spiritualità spinge l’uomo oltre le certezze.

Mi parli dei punti di contatto e di distacco tra le canzoni del primo ep e quelle del nuovo?
Nel primo ep forse c’è una maggiore ricerca introspettiva, un confronto con le mie debolezze, l’accettazione delle forze contro cui poco posso fare, un avvicinamento al mistero della vita, che in terre antiche, come Gerusalemme, diventa più percepibile. Nel secondo ep riflessioni, immagini, ricordi appaiono come flash per poi sparire in una dimensione onirica e nello stesso tempo collegata al reale. Un viaggio alla scoperta di un altrove libero da regole e gabbie, attraverso le nostre esperienze, i nostri incontri, i nostri ricordi, le nostre riflessioni, appunto.

In brani come Flashing skies questa volta gli arrangiamenti sembrano meno minimali rispetto al capitolo precedente. Questo Ep più in generale sembra più denso di suoni rispetto a quello di debutto, mi sbaglio?
Nel primo ep il sound è minimale, scarno, poco lavorato, in qualche modo incompiuto, in sintonia, credo, con il tentativo di avvicinarmi al mistero, ad un senso più profondo della vita. Nel secondo ep il sound cambia, si fa più ricco, si aggiungono altri strumenti per dare più forza alle immagini, ai flashback, che troviamo lungo il viaggio. Sono percezioni diverse ed hanno bisogno di forme diverse.

In Neon eyes nelle parti ritmiche e soliste sembra di poter rintracciare suggestioni chitarristiche alla David Gilmour…
Insieme a Giuliano Dottori abbiamo pensato che, questa suggestione a cui ti riferisci, potesse dare un’eco a ciò che volevo esprimere. Credo che abbia aggiunto una maggiore intensità nell’evocare un passato, che diviene spinta nel cercare una nuova prospettiva.

La tua scrittura è dettata da un’esigenza esistenziale che trasfigura la vita attraverso l’esperienza del viaggio. Cos’è il viaggio per te?
Viaggiare è vivere, il nostro esistere ne è la dimostrazione. A volte, cercando, ci perdiamo nel magnetismo della vita. Prima o poi, credo, dobbiamo fermarci ed affrontare le nostre paure ed aprirci ad una visione della realtà più ampia, per proseguire il nostro percorso di vita

Parlami della rinnovata collaborazione con Giuliano Dottori…
Giuliano Dottori,  musicista e produttore,  è dotato non solo di un’ottima cultura musicale, ma anche di una grande sensibilità e capacità, non tanto comune, di entrare nel mood dell’artista. Riesce a migliorare l’espressività dei brani, a tirar fuori il potenziale, senza stravolgere lo stile e il contenuto.

Un altro nome di spicco legato a questo ep è quello di Cupertino…
Antonio “Cooper” Cupertino è un bravissimo ingegnere del suono , con il suo prezioso contributo si è cercato di rendere l’atmosfera tridimensionale, un alternarsi di suoni che si allontano, altri che si avvicinano, assenze che diventano pieni, pieni che diventano assenze.

Perché la scelta della lingua inglese e non di quella italiana? Si cela dietro il desiderio di portare la tua musica fuori dall’Italia?
Fin da bambino ho ascoltato molta musica inglese, forse per questo motivo mi viene naturale scrivere i testi in lingua anglosassone. Non escludo che in futuro possa farlo in italiano. Per quanto riguarda l’estero, c’è una possibilità di andare  a Manchester, vedremo….

La foto di copertina come è stata scelta?
Questo squarcio di luce oltre le nuvole cupe e dense rimanda ad un altrove, al di là delle nostre certezze, al di là delle abitudini quotidiane. In qualche magico flash noi riusciamo ad illuminare delle cose che ritorneranno velocemente nell’ombra.

Flashing skies – Streaming

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